Suzzara:Chiude il Centro assistenza straordinario (c.a.s.) Al Garden Hotel

Suzzara 14/03/2019: Una pagina dolorosa e silenziosa nella storia della comunità del nostro territorio Grazie Lorenzo e Zoubida per quello che ci avete scrittoA metà Marzo del 2019 dopo circa 4 anni di servizio chiude il CAS di Suzzara, gestito dalla COOP Olinda.Nel Settembre del 2015 i primi rifugiati iniziarono a essere accolti sul territorio suzzarese, avamposto terreno degli sbarchi del Mediterraneo: il centro di Suzzara ha funzionato infatti come primo punto di accoglienza a livello provinciale. Dopo sole 24/48 ore dallo sbarco uomini, donne e bambini destinati al mantovano raggiungevano l’ex hotel Garden, qui venivano accolti, ristorati, vestiti, si organizzavano le vaccinazioni sanitarie e veniva impostato un primo lavoro di apprendimento della lingua e della cultura italiana. Tra loro c’erano anche donne sole, in stato di gravidanza e minori non accompagnati.Nel corso di 4 anni più di 600 persone sono state assistite e hanno convissuto assieme, soprattutto giovani dai 20 ai 25 anni, di diversa fede religiosa e provenienti dai seguenti paesi: Nigeria, Mali, Costa d’Avorio, Senegal, Guinea Bissau, Guinea Konakry, Togo, Niger, Sierra Leone, Burkina Faso, Benin, Ghana, Liberia, Camerun, Gambia, Niger, Marocco, Libia, Algeria, Sudan, Etiopia, Eritrea, Egitto, Somalia, Yemen, Comore, Siria, Palestina, Iraq, Iran, Kurdistan, Pakistan e Bangladesh. Un fiume di storie, culture, sofferenza e speranza.Il fenomeno migratorio è un tema di grande attualità, soprattutto il concetto di rifugiato politico versus migrante economico, i primi degni di accoglienza, i secondi da respingere, ma vi chiediamo: qual è la differenza tra le due categorie se si osserva una piccola barca in mezzo al mare, carica di esseri umani, senza motore o vela, senza terra all’orizzonte e in balia delle onde? Solo persone che mettono le loro vite nelle mani di Dio, sperando di essere visti. In questi tempi di indifferenza e difesa dall’estraneo non sono mancate diffidenze, ingiurie ed eloqui di facili soluzioni; come equipe abbiamo sempre promosso sforzi per aprire il più possibile le porte del nostro centro alle realtà locali, raccogliendo i frutti di buone collaborazioni soprattutto con alcune associazioni e singoli cittadini. Ringraziamo quindi l’ASL o ASST di Suzzara (le Dott.sse, le assistenti sociali Laura e Angela, le ostetriche del consultorio, Erika, Miriam e Roberto dell’ufficio scelta medico e l’ufficio igiene pubblica), l’ospedale di Suzzara per la professionalità e la pazienza, il rassicurante dott. Bonfiglio, la Caritas di Suzzara, la Pro Loco, il Comune, i Contagiosi, l’RSA Boni, il CDD del CHV, il CPS di Suzzara, il CPIA di Suzzara, l’Informagiovani, l’Istituto Manzoni, Marco Panizza della Galleria del Premio, l’Associazione Olimpia, in particolare Lucio Bellesia e i tutti i singoli cittadini che si sono interessati a questo fenomeno epocale che ha conosciuto la parte migliore della nostra città.
Nella foto gli ultimi due migranti con Lorenzo e Zoubida.

Attilio Pignata