N.Gialla Off.: Follia Maggiore di A. Robecchi

Suzzara 24/03/2018: Primo di diversi appuntamenti con autori, oltre il Festival di N.Gialla a Suzzara. In questo primo incontro presso il centro culturale Piazza lunga, intervista conversazione tra Paolo Roversi curatore e fondatore del Festival N.Gialla e Alessandro Robecchi che presenta il suo ultimo romanzo  Follia Maggiore. " Nella mia storie " ha datto l'autore " Ghezzi e Carella, Monterossi e Falcone: due coppie di detective e un delitto nella Milano ricca. Ho cercato di dare un ambientazione al miei romanzi che hanno sullo sfondo Milano. La città in cui abito che non sia quella sterotipata di oggi dei media, eredità degli anni 80-90: La Milano capitale dell'economia, La fatifica Milano da Bere, dei negozi alla moda, allo stesso modo delle periferie tipo bronx con annessi e connessi, ci sono anche queste realtà, ma non solo, la situazione è piu complessa"…." In questo romanzo, il cui titolo ha un riferimanto a Rossini autore che amo, che al tempo era all'avanguardia. Accennando alla trama per quello che si può:Umberto Serrani è un elegante, anziano, ricco signore cullato dai suoi rimpianti.Assolda per questo una coppia di strani investigatori, Carlo Monterossi e Oscar Falcone: il primo è un mago della televisione, che però odia; il secondo sa nuotare in tutti gli ambienti e ha uno speciale sesto senso per le cause giuste, per fare luce sulla la morte di Giulia , un amore di venticinque anni prima, intenso, totale, un rimpianto mai sopito, decide di capire, agire, pagare vecchi debiti. Vuole sapere di quella morte assurda che sembra uno scippo finito male, chi è stato, perché. E vuole sapere tutto di quella donna per tanti anni amata nel silenzio e nella lontananza, della sua vita solitaria e ordinata, delle sue speranze e delle sue difficoltà, della figlia Sonia, promettente soprano…il riferimento alla lirica, a Rossini non è casuale…..parlando di musica altra mia passione Bob Dylan. Ascolto continamento, sto per diventare un esperto … ruolo che però torvo noioso, cosi resto uno che ascolta…" Un domanda sulla televisone :La tua collaborazione nello staff di Maurizio Crozza " La televisione di oggi, è invasa da pessimi programmi, per quello che riguarda la cronaca nera, si punta sulla morbosità di certe situazioni, infatti alcuni episodi di cronaca che non alzano l'auditel spariscono, altri restano per mesi,  c'è tutto il mondo dei talke del pomeriggio, dove si inventano liti, diatribe fintamente vere è tutto scritto prima in funzione dell'ascolto, io faccio altra TV, nello staff di Crozza siamo in cinque, lui è bravissimo, facciamo riunioni lunghissime, il programma Fratelli di Crozza va bene, anche questo fa piacere"