L’ultimo saluto a Chiodini Pietro

Suzzara 27/12/2017:.Nella cappella dell'ospedale “Montecchi” si è tenuto l'addio a Pietro Chiodini, grande appassionato della montagna e giocatore di scacchi piu volte socio del Ciricolo Scacchi Suzzara ,  parecipando  a diverse edzioni del Campionato Provinciale di Scacchi e anche a Tornei di livello Nazionale: deceduto, dopo lunga malattia, la vigilia di Natale all'età di 63 anni.Era figlio della maestra Nelda Bigi proprietaria dell' Hotel Dolce Casa di Moena(vedi foto sotto), Trento, che molti suzzaresi hanno conosciuto, frequentato ed apprezzato per l'ospitalità e per l'ottima cucina per molti anni. Con Alcide Prati, accademico del Club Alpino Italiano, ha aperto due nuove vie di arrampicata. Una alla Pietra di Bismantova, sull’Appennino reggiano, e una sulle montagne del Garda. Con il gruppo di scalatori del Cai di Suzzara ha trascorso intense stagioni di arrampicate sia sulle Dolomiti trentine che nelle Prealpi vicentine.Ottimo atleta di sci di fondo ha partecipato ad innumerevoli gare con buoni piazzamenti. Ha preso parte a diverse edizioni della “Marcialonga di Fiemme e di Fassa” dove si è sempre classificato tra i primi cento su oltre seimila concorrenti. Pietro Chiodini suonava il pianoforte per intrattenere gli ospiti dell'albergo. Parlava correttamente inglese e tedesco.Aveva anche inventato e realizzato una speciale bicicletta con la quale si poteva pedalare, oltre che con le gambe, anche con le braccia tramite un sistema di leve applicate al manubrio. Finita la carriera da albergatore era diventato coltivatore di ortaggi con metodi rigorosamente naturali ed ecologici. Ha scritto pure racconti gialli che riusciva a vendere nei mercatini. Negli ultimi anni ha svolto diverse escursioni in montagna con il suo grande amico di cordata che gli è stato vicino fino all'ultimo: Alessandro De Vincenzi.Chiodini ha lasciato nel dolore la moglie Romana, il fratello Stefano con Mira, la nipote Alessandra e parenti oltre ai tanti amici del Cai Suzzara. (m.p.)