Suzzara 16/02/2022: “La formazione della Commissione paritetica, ulteriore nuovo comitato istituito allo scopo di valutare ed approvare richieste ed emendamenti pervenuti nelle scorse settimane, aggiunge un nuovo capitolo alla fusione Suzzara – Motteggiana. Questo ennesimo atto, all'insegna della democrazia e della partecipazione come non manca di far notare ad ogni piè sospinto l'incessante propaganda pro fusione, sta assumendo sempre più le sembianze di una lista della spesa dell'ultim'ora o di una letterina ad un Babbo Natale fuori stagione. In sostanza ogni cittadino, associazione o ente di ogni genere è libero di avanzare le richieste più varie e fantasiose purché in qualche modo riconducibili al tema della fusione. Venghino siori e siore, prendete il vostro biglietto, potete vincere un regalo! La fase di valutazione avrà connotati possibilmente ancora più grotteschi e non ce ne vogliano i componenti della commissione che hanno il nostro plauso per essere stati chiamati a svolgere, loro malgrado, questa ulteriore attività a titolo gratuito e senza avere, a nostro avviso, gli strumenti e le indicazioni necessarie.  Basti pensare che il comitato non annovera alcun componente tecnico o amministrativo dei rispettivi Comuni. Come si potrà, a fronte di una proposta, valutare concretamente la fattibilità reale, la disponibilità dei mezzi, i tempi di realizzazione, il ritorno sull'investimento? Ma soprattutto in base a quali criteri una proposta verrà rigettata a favore di un'altra, quali linee guida verranno utilizzate, da chi sono state messe a punto?  Su quali basi oggettive può la commissione operare una scelta fra più proposte? Non solo, si pensi infatti che la commissione valuta oggi l'indirizzo di progetti che potrebbero essere finanziati con fondi in arrivo fino a dieci anni. Con quale autorità, e su quali basi, i membri della commissione paritetica di oggi possono vincolare voci di spesa di amministrazioni future?

Questo infatti è il vero punto della questione, questa fusione nasce al contrario, avanti tutta ad ogni costo per accaparrare il malloppo, poi chi resterà (Suzzara) deciderà come utilizzarlo. Se invece al centro ci fosse veramente il benessere del territorio, sarebbe stato più naturale incontrarsi e capire cosa serve per fare crescere le nostre comunità, individuare le azioni ed i costi e solo dopo valutare dove andare a reperire le risorse necessarie, eventualmente anche imboccando la strada della fusione ma certamente non solo. Invece importa solo intascare il malloppo e questo potenziale atto di partecipazione non è che una strizzatina d'occhio a coloro che hanno scritto la letterina a Babbo Fusione e forse riceveranno il loro regalino; il risultato sarà uno spreco di risorse allocate alla rinfusa, senza un'idea coerente di sviluppo del territorio, atte semplicemente a rimpolpare il vuoto cosmico progettuale delineato dal cosiddetto "studio di fattibilità". “

Grazie a Mauro Pinotti per la collaborazione

Nota, sulla paventata fusione o incorporazione come dir si voglia tra i comuni di Suzzara e Motteggiana siamo al dunque. Dopo  il naufragio nel settembre 2018 del Comune di PEGO-MOTTA bocciato dal referendum di settembre.  Oggi la cosa si ripropone tra Suzzara e Motteggiana, caldeggiata dai due sindaci : Ongari (Suzzara ) Pellicciardi ( Motteggiana) nei primi tempi sembrava una fusione soffice, quasi scontata, almeno a Suzzara ,a quanto pare ora c'è anche un fronte del NO nel comune rivierasco piuttosto combattivo nel opporsi alla Fusione. Vedremo alla prova dei numeri.