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L’iniziativa del 6/02/2023 intorno al  tema di forte attualità come il servizio sanitario pubblico e privato  entrando nel merito del futuro dell’ospedale di Suzzara, ha offerto poi l’opportunità di approfondire altri aspetti che definiscono il funzionamento del nostra struttura sanitaria.  Il successo di pubblico presente all’iniziativa e gli interventi pubblicati sulla gazzetta in seguito confermano come l’attenzione dei cittadini sia alta e vi sia  un consenso ampio nel ritenere il servizio importantissimo per il nostro territorio. L’esposizione molto chiara dei relatori tuttavia non ha sufficientemente approfondito il ruolo della Fondazione F.lli Montecchi. Tale fondazione è parte strettamente compresa nella gestione della struttura sanitaria . Va ricordato che proprio quando la Regione ha  indicato e ritenuto opportuno il mantenimento di queste realtà ospedaliere periferiche come quelle di Suzzara ha previsto anche la creazione della fondazione. Ciò allo scopo di assicurare, con un atto costitutivo, la  partecipazione dei territori nel definire le funzioni di indirizzo e di controllo dei dell’attività dell’Ospedale. Pertanto tale fondazioni risulta un organismo di estrema importanza che tuttavia oggi stenta a mantenere e garantire occasioni di dialogo tra le parti coinvolte:ASST e gestore del servizio. Si è a conoscenza come in un recente incontro delle parti, in rappresentanza di ASST la dott.ssa Azzi, la stessa abbia ipotizzato l’esclusione del ruolo della fondazione. Desidero fare un appello per considerare il ruolo della Fondazione necessario affinchè le comunità territoriali che  oggi avvertono il bisogno di  essere ancora attive, possano  esprimere  i bisogni dei propri cittadini assicurando che queste piccole strutture ospedaliere mantengano per quanto è possibile la capacità di offrire una risposta necessaria alle necessità dei cittadini del territorio. Un appello anche alla Regione affinchè nella prossima legislatura   si esprima nel merito. Per l’importanza che riveste la questione inoltre ritengo che vada rivista la struttura della Fondazione per assicurare la presenza di tutte le realtà istituzionale e politiche. Colgo  l’occasione per chiedere una revisione della Fondazione  nella sua definizione che tra l’altro a breve andrà a rinnovo. L’auspicio che le componenti rappresentino tutte le forze presenti sul territorio. In poche parole bisogna democratizzare la Fondazione nei suoi organismi, superando le esclusioni di molti soggetti coinvolti  così come è avvenuto fino ad oggi.

Maria Luisa Melli F.D.I. Suzzara