Intervista a Gino Vignali Autore a Nebbia Gialla

Gino Vignali come mai da comico in TV da Zelig ad autore di Noir?

"Sono sempre stato appassionato di Gialli, due anni fa abbiamo chiuso Zelig, mi si sono aperti un spazi per il tempo libero, chissà se sono ancora capace, cosi ho iniziato a buttare giù appunti, anche a mano, senza immaginare dove andavo a parare, il libro doveva ambientarsi a Rimini, città che conosco, città dal punto di vista criminale interessante( In estate seconda solo a Milano), sito non coperto dai giallisti professionisti, la seconda la protagonista fosse una donna, opposto dello stereotipo del detective tradizionale. Per capire il male c'è lo devi avere dentro, ho fatto l'opposto, persona ricca belle colta e nobile. Il resto s' costruito da solo. Il progetto di legare le indagini alle stagioni, Rimini cambia d'estate e Miami e d'inverno è Cortina. Un immagine che non si ha. Mi è venuto in mente di fare quattro storie senza senza soluzione di continuità. Il secondo “ Ci vuole orecchio” la primavera esce il 21 Marzo e “ La notte Rosa” la “ Chiave di Tutto” l'inverno che e quello che presento qua a nebbia Gialla."

La sua origine di autore comico influenza la scrittura?

Io sono un comico è questa cifra nei romanzi c'è. Non posso abbandonare l'ironia e una cosa innata, in me, non esistono scuole di arte comica.

la vicenda come si sviluppa?

Il romanzo parte da un peschereccio che ripesca un trolley con delle ossa. In questo primo romanzo lascia aperti degli scenari che si collegano ad altri romanzi

la televisione di oggi che rapporti ha?

"Ora lavoro per la Zelig* TV sul 63 DTV, sono fuori dalla televisione generalista, non c'è spazio per il varietà, le televisione oggi ha preso la strada del reality. Quindi si sono ristretti gli spazi del varietà, ma non definitivamente. I reality li fanno i dilettanti, il varietà la fanno i professionisti."

Nel prossimo romanzo " Ci  vuole orecchio" ?  Ha qualcosa a che fare con la Canzone?

"E di  ambientazione circense con rifermento a Fellini, non si può prescindere da lui,  li è tutto Fellini, questa città che è la mia seconda dopo Milano, si la canzone è una nostra idea agli inizi degli anni 80 lavoravo a Radio Popolare di Milano, era uscito un quotidiano " L'Occhio" diretto da Maurizio Costanzo, sulla falsariga dei tabloid Britannici, e noi aveva scritto una sigla per una nostra trasmissione, allora eravamo sempre in contatto con Jannacci, gli mostrai il testo, se lo portò via, non ci speravamo più ci richiamò, e disse  che la metteva nel suo L.P. dallo stesso titolo."

  • Il nome Zelig della trasmissione è quello di un comico degli anni 30 negli USA( Leonard Zelig ) trasformista che si adattava alle persone e alle situazioni, e nel 1983 è uscito un Film documentario interpretato e diretto da Woody Allen