Lettera: PD di Suzzara e Tabellano sulla ciclabile per Riva di Suzzara

Gentile Suzzara Week
chiediamo spazio per esprimere il nostro punto di vista e fare maggiore chiarezza su un argomento che ci sta particolarmente a cuore: la ciclabile per Riva di Suzzara. Opera attesa, finanziata, progettata, aggiudicata, emersa da tanti spunti e considerazioni stratificati nel tempo, visto che l'idea circolava da tanti anni. La prima e più importante considerazione: il percorso permette di evitare alle utenze deboli (bici e pedoni) il passaggio sulla lunga via Marzole particolarmente pericolosa per la velocità media, spesso sostenuta, delle auto e con abitazioni tanto prospicienti la strada da non lasciare spazio nemmeno ad una banchina adeguata.  Con il tratto previsto ad oggi si arriva direttamente a via Arginello (Comune di Luzzara), poco utilizzata dalle auto tanto che spesso viene usata dai ciclisti come alternativa a strada Sabbadini. Arrivati in centro a Riva attraverso strada Becagli si può raggiungere l'argine, la zona golenale ed il Parco San Colombano senza particolari problemi. Il Parco è raggiungibile anche con l'apposita "deviazione" della pista su strada Cavallara, su cui si potrà rafforzare la sicurezza per esempio con l'introduzione del limite dei 30 km/h.ll progetto preliminare della ciclabile fu presentato a giugno 2022 in un incontro pubblico che aveva anche mostrato sviluppi futuri dell'area golenale con candidature a bandi o in fase di avanzamento come la CICLOVIA VENTO. Oggi le critiche al progetto si muovono sostanzialmente su tre linee: i costi, il parziale tombinamento di Po Vecchio ed il tragitto che va di pari passo con l'affermazione "non porta a nulla". La risposta a questa affermazione crediamo sia già chiara dalle considerazioni precedenti, a cui potremmo aggiungere che la ciclabile potrà proseguire a completamento sulla Sabbadini e che anche allo stato attuale, dall'altro lato, è la prosecuzione della pista di viale Virgilio, quindi si crea un unico percorso dalla piazza di Suzzara al centro di Riva. Parlando invece di tragitto alternativo, esisteva una ipotesi risalente a 10/15 anni fa che prendeva spunto dall'allora idea di trasformare una "strada di cantiere", poi mai realizzata, per il trasporto di materiale di escavazione da parte di un privato in una pista pubblica. Senza considerare che il lungo tragitto avrebbe comportato costi importanti, tempi lunghi per gli espropri, non sarebbe arrivato in frazione come richiesto in tante assemblee pubbliche, sarebbe partito da una zona tutta da infrastrutturare vicino a via Europa, l'ipotesi è rimasta tale. Per quanto riguarda i costi si rileva che il progetto esecutivo è corredato da un computo metrico realizzato seguendo i prezziari ufficiali e che vi è stata una gara ad evidenza pubblica. Certamente tutte le opere, come il costo della vita in generale, dopo la grande inflazione di fine 2022 sono aumentate, e non poco. Sul tema del tracciato di Po Vecchio si evidenzia che è già tombinato in moltissimi tratti e da molto tempo, a partire da tutta via Montecchi e anche l'area di Cantelma, a suo tempo intervento sollecitato dai cittadini. Non stiamo, infatti, parlando di imbrigliare un fiume a carattere torrentizio, azione che può creare situazioni pericolose. Una informazione corretta e puntale ci sembrava necessaria per superare ogni fraintendimento. Ribadiamo, quindi, il nostro sostegno ad un'opera coerente e sostenibile, in grado di migliorare la sicurezza stradale, in particolare per ciclisti e podisti, valorizzare aree del territorio ed essere utilizzata quotidianamente dai cittadini.
Circoli PD di Suzzara e Tabellano

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