Parco Quercia: Area pubblica ? Il parere del Gruppo Misto

Sulla questione Parco Quercia riceviamo e pubblichiamo

Quello di Ivan Ongari, sulla questione del parco “La Quercia”, sembra il comportamento di chi non vuole sapere nulla, non vuole dire nulla e non vuole pensare nulla. Che vuole tenersi lontano il più possibile da una storia che, evidentemente, lui reputa ingombrante se non peggio.
Capisco l’esigenza di far quadrare i conti, per non dover gestire accuse da parte dei cittadini che non comprenderebbero perché un’evasione di pagamento IMU così rilevante, nell’area in questione, non sia stata fatta sanare anche con gli strumenti legali a disposizione già da tempo. È una visione del problema che, se pur corretta, tralascia una considerazione di rilevanza per la nostra comunità. Perché non pensare questa vendita forzosa come un’occasione per rilanciare un progetto di ampie vedute? Per una città che indubbiamente chiede urgentemente risposte? Risposte che facciano intravedere un percorso che tutela innanzitutto le risorse ambientali e urbanistiche presenti, senza doverne consumare di nuove, che si muove nell’ottica del rilancio di una nuova attrattività del nostro territorio. Si, perché di questo si tratta: un’area verde attrezzata, così come oggi si presenta l’area del “Parco la Quercia” non va assolutamente “persa”, bensì acquisita per essere valorizzata in funzione di un disegno ampio che, con il Comune come “regista”, coinvolga in partnership pubblico e privato, che sappia rilanciare una nuova centralità del nostro territorio. L’occasione della campagna elettorale recente ha visto il passaggio di diversi amministratori regionali, tanti di questi per la prima volta hanno preso atto delle peculiarità di un Comune che raramente bussa alle porte della Regione: potremmo immaginare di riconsiderare alcune disponibilità espresse in quelle visite, nell’ottica di un “rendering dell’area ” realistico ma soprattutto funzionale alla nostra città. Un esempio per tutti: con la perdita della disponibilità de La Quercia, la città non avrà più a disposizione un “auditorium” per manifestazioni e incontri, pubblici e di privati. Una perdita difficilmente sanabile nell’immediato che si affiancherebbe a quella dell’inagibilitá del “Guido”, lasciando la nostra Comunità priva di quel tipo di strutture. Mi permetto, quindi, di fare un invito al sindaco: studiamo un progetto vero, coinvolgendo tutti gli attori che servono, con il coraggio di credere a Suzzara come città forte per il suo valore economico, storico, sociale e culturale. Io sono pronta a fare la mia parte. Spero di non essere l’unica.
    Maria Luisa Melli
    Consigliere  Comunale Suzzara
    Gruppo Misto

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