La Domenica del Villaggio: Futuro dell’ Ospedale Montecchi lettera dell’assessore Alessandro Gusatalli.

 

La questione dell’Ospedale di Suzzara sulla quale da 4 anni cerco di tenere alta l’attenzione, non riesce purtroppo a incanalarsi in ragionamenti e azioni che partano da una visione di prospettiva, di sviluppo, di programmazione dell’attività di questo importante patrimonio che abbiamo nella nostra Città. Si continua purtroppo a parlare solo di affitti come se si trattasse di una mera attività commerciale che deve essere messa a frutto. Un Ospedale è qualcosa di diverso, è fatto di persone, di problemi, di fiducia riposta negli operatori. Non una parola sugli investimenti necessari per implementare le apparecchiature e rendere attrattiva la struttura, nessuna parola su cosa fare all’interno dell’Ospedale. Possibile che dopo 20 anni non si possa discutere di quali bisogni coprire, quali specializzazioni portare, non si possa parlare di rianimazione o di ginecologia o dei servizi da migliorare come il pronto Soccorso o le dimissioni protette. E’ stata presa la chiara scelta di non coinvolgere il territorio in questo percorso, non partendo quindi dai bisogni che esso esprime. La sperimentazione, che ha avuto un esito positivo, partiva proprio dal presupposto della collaborazione pubblico/privato non fondata esclusivamente sul prezzo ma sul progetto di servizi ai cittadini. Non riesco a capire perciò perché la proposta di ASST non sia ancora nelle mani dei Sindaci, non riesco a capire perché non si dica una parola chiara sul ruolo della Fondazione Montecchi che è rimasta ai margini di questo dibattito.I cospicui fondi accantonati (e forse quelli futuri?) che andavano a favore di tante associazioni locali per lo sviluppo di progetti sociali che hanno aiutato tante famiglie del nostro territorio in primis di disabili che fine faranno?Si parla di milioni di euro di canoni ma non si dice nero su bianco se e come verranno riversati sul nostro territorio, da anni oggetto del ridimensionamento in tutti i servizi socio sanitari pubblici, pensiamo a neuropsichiatria infantile con tempi di attesa che superano l’anno, ai consultori, CPS etc con croniche mancanze di personale. Dopo tanti anni di ritardi denunciati più volte ,sembra ora che ci sia fretta di chiudere la partita non considerando minimamente il contenuto e la progettualità ma la semplice forma. Niente allarmismi quindi, ma le preoccupazioni e i dubbi, di tanti concittadini e del personale della struttura che sono la risorsa principale per la qualità dell’assistenza sanitaria, sono anche i miei. Sono tanti coloro che chiedono notizie, e questo è segno che il nostro territorio è sempre pronto a mobilitarsi quando in gioco ci sono i diritti e la storia di una Comunità.

Alessandro Guastalli Assessore al Welfare del Comune di Suzzara