L.S.P. La triste fine del PARCO QUERCIA FESTA DE L UNITA’

 

riceviamo e pubblichiamo scrivere a suzzarweek@yahoo.it

E così tanti suzzaresi salutano tristemente il loro amato Parco La Quercia. Quel posto, che era la sede di una comunità di volontari delle vecchie generazioni di ferro che dopo il turno di lavoro e nel fine settimana investivano il proprio tempo per lavorare per la comunità "alla Quercia", rimarrà solo un ricordo. Già alcune settimane prima della data d'inizio si cominciava a preparare la Festa dell'Unità (o del PD) che avrebbe attratto persone da tutta la provincia e oltre, si cominciavano a programmare gli acquisti per la dispensa, a verificare il buon funzionamento delle cucine, a fare piccole riparazioni e migliorie, a montare gli stand, si stava anche sotto al sole col cappello di paglia a pitturare a mano le giostrine per i bambini o a sistemare la vegetazione. La Quercia non era solo politica, non ci andavano solo le persone di sinistra, i volontari ci lavoravano prima di tutto per la propria gente: era il cuore estivo della nostra città, per una ventina di giorni diventava il luogo d'incontro principale delle famiglie e delle compagnie di giovani di ogni estrazione sociale; era il posto dove potevi recarti a mangiare i cappelletti fatti a mano dalle nostre volontarie, i bigoli o i maccheroni fatti al torchio, lo stracotto d'asino e altri piatti della tradizione oppure al ristorante del pesce, era il posto dove ballare il liscio, prendere una birra, ma era anche il luogo dove riuscire a piazzarsi sotto al palco dei concerti per ascoltare i Nomadi di Augusto e cantare a squarciagola con loro.Quante volte ci si andava anche solo per passare la serata col figliolo sul passeggino a fare due passi in mezzo alla gente! Si finiva sempre per fare qualche acquisto ai banchi dei dolci o a partecipare a qualche gioco con vincita di giocattoli. Era impossibile rientrare a casa senza il sorriso che ti regala una bella serata, incontravi sempre qualcuno con cui fare due chiacchiere o un saluto. Venivano da tutte le parti per i concerti: alla Quercia c'erano spesso grandi nomi del panorama musicale, tranne negli ultimi anni perchè diventava sempre più difficoltoso far quadrare il bilancio. Il Parco La Quercia era l'orgoglio di Suzzara e per venti giorni ne era l'ambasciatore estivo. Ma non c'era solo la Festa dell'Unità, si teneva anche la "Festa di primavera", con la tombola a premi, il teatro dialettale, le gare di ramino e i ristoranti aperti con menù alla carta di carne e pesce, si teneva la "Festa della donna" e altro ancora. Anche l'auditorium era un nostro piccolo vanto, quanti eventi ha ospitato, quanti concerti e saggi musicali dell'Orchestra giovanile di Suzzara ci hanno coccolato dentro a quella struttura! E ora l'auditorium sta per diventare l'ennesima palestra con cyclette, macchine per la ginnastica e panche per il sollevamento dei pesi. Nel consiglio comunale del 23/06/2022 la maggioranza dei consiglieri comunali ha deciso di chiudere un capitolo di storia suzzarese e aprirne un altro. Sono emersi molti problemi su questo tema all'ordine del giorno, confluiti in discussioni vivaci e pure  nell'interruzione della seduta. Si è parlato delle tante irregolarità edilizie presenti nel parco e la Lega ha chiesto che prima dell'operazione "La Quercia Village" (che vuol trasformare in un polo sportivo la parte del parco raggiungibile da Stradello Opi) il comune pretendesse la sistemazione e regolarizzazione degli abusi edilizi. Sono emerse tante problematiche e contraddizioni, sia nel progetto presentato, che nella convenzione da stipularsi, che nei termini di convocazione dei Consiglio comunale, ma alla fine era netta la sensazione che gli eventuali accordi presi in precedenza dall'amministrazione comunale con i proprietari dell'area dovevano venire onorati senza se e senza ma, e le questioni di giustizia in merito all'abusivismo edilizio dovevano venire accantonate e posticipate. Gira già la voce tra i cittadini che quando questa brillante operazione sarà conclusa l'amministrazione ringrazierà la attuale proprietà concedendole di poter fare villette e condomini nell'area del parco rimanente, quella che accoglieva la zona concerti.Noi invece speriamo che la parte rimanente del Parco possa rimanere di pubblico interesse e che il suo destino possa decidersi con una serie di incontri preliminari con i cittadini suzzaresi, cosa che è mancata nella quanto mai frettolosa e approssimativa condotta degli accordi tra GMB Srl e Comune di Suzzara.

Guido Andrea Zanini
Paolo Gadioli