Festival delle Scienze Luca Perri sul futuro delle impese spaziali

Suzzara 26/11/2022: Incontro al Centro culturale Piazzalunga grazie al contributo del Rotary  Suzzara – Gonzaga con Luca Perri astrofisico . Davanti ad un sala gremita in ogni ordine di posto, tanto che la conferenza era collegata streaming con la sala Poliedro dello stesso centro culturale. Perri apre con la slide della Stazione Spaziale internazionale” Più che astro fisico mi definisco astro qualche cosa, il mondo dell’astronomia e pieno di gente che dalle   definizioni varie.  Ci sono gli ottimisti  e  i pessimisti io sono in mezzo. Le imprese spaziali come quelle Apollo, ( che ci sono state ) hanno portato un mare di tecnologia utile, 30.000 oggetti di uso comune, a chi obietta che che questi  soldi, 130 miliardi per la stazione e un grande simbolo di pace , dove  Usa e Russia collaborano nonostante la guerra in Ucraina, costa come quattro olimpiadi, 3.000 esperimenti scientifici che sono si potevano fare sulla storia.”  Un lungo discorso sempre con  un velo di ironia che interessato il pubblico sugli altri pianti ” Per la Luna  oggi avete visto la missione Artemis, le missioni Apollo si sono fermate, non c’era più l’interessa politico della allora Guerra Fredda allora si è tagliato nello spazio….oggi si è aperto ai privati come E. Musck e J Bezos fondatore di Amazon che oggi ha investito nello spazio, ci sono stati i primi turisti spaziali, naturalmente miliardari, un biglietto costa svariati milioni di dollari, ma in futuro prossimo i prezzi si abbasseranno, e magari ci saranno viaggi di nozze nello spazio. I privati usano i soldi loro perciò si possono permette di sbagliare progetto, un ente come la NASA usa soldi pubblici e il progetto viene portato a termine nonostante tempi lunghissimi, il privato però può decidere cosa fare se pensa che sia più remunerativo costruire basi orbitanti attorno alla terra che andare verso altri pianeti si ferma.  Siamo lontani da tempi previsti sia per il ritorno sulla Luna tanto meno che per Marte tanto più a costruirvi delle colonie. Marte pianeta inospitale, per tutta una serie di circostanze, con mille difficolta, una su tutte la mancanza d’acqua, ci sono tracce al polo sud. Ma un eventuale sbarco dopo un lungo viaggio avverrebbe all’equatore, poi c’è  il tema del ritorno di come costruire queste colonie. Marte ha un suolo dove non tutte le piante crescono e poi come si concimano “. Poi un altra breve panoramica su altri pianeti come Venere, interessanti sono i satelliti di Giove una cosi detta stella mancata, Europa è formata da un coltre di ghiacci, oggetto di prossime esplorazioni di sonde. Finale  suggestivo con le foto della terra fatte da Artemis(oggi) e dal Voyager 1 partita 5 /09/1977 da Cape Canaveral, dal 2012 è il primo oggetto costruito dall’uomo, che si è inoltrato nello spazio interstellare e manda ancora foto e segnali, è a KM 23.640.000.000 dal sole. In una slide si vede la Pale Bul Dot il piccolo punto azzurro che è la terra fotografata da questa sonda ”  In tutte le missioni spaziale poi gli astronauti alla visione della terra, sentono l’importanza della casa madre, come gli astronauti dell’Apollo 8 che ci hanno dato la foto più famosa, del pianeta azzurro, come la frasi di J. Gagarinho visto quanto è bello il nostro pianeta. Il mondo dovrebbe permetterci di preservare ed aumentare questa bellezza, non di distruggerla! la seconda che l’allora governo sovietico smentì e censurò e ancora oggi è censurata. Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini.  Perciò dobbiamo tenerci caro questo pianeta, unico non c’è una soluzione B nell’immediato , considerazioni che in questo periodo di guerra sono più che mai attuali, un ultima considerazione l’individuo che andrà nello spazio deve avere delle caratteristiche fisiche diverse e lo si fa solo con la genetica, è un discorso difficile io sono d’accordo ma ci sono molte cose da valutare, in un percorso di questo tipo. ” Alla domanda Per che l uomo va nello spazio “ Da sempre l’uomo è un esploratore è insito nell’umanità” Poi l’ultima slide con le considerazioni dell’astronomo C. Sagan

“. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare per un momento padroni di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l’illusione che noi abbiamo una qualche posizione privilegiata nell’Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c’è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi. La Terra è l’unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c’è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora. Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l’astronomia è un’esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c’è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l’uno dell’altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l’unica casa che abbiamo mai conosciuto… ».

Alla fine applauso con foto.

Nota : Abbiamo scambiato due parole prima della conferenza con Luca Perri , anche sul negazionismo sulle imprese spaziali. Convenendo che c’è un mondo fatto di gente che si è creata qualche attimo di visibilità, su queste balle, alle quali non credono neppure loro, scrivendo libri e sciupando carta  che purtroppo costa.  Impazzano su social, come molte altre assurdità. Non è colpa dei social. Il  sommo poeta ” Non ti curar di loro Guarda ( o ascolta ) e passa” citazione d’obbligo.