Corrispondenti Locali: Quale futuro per l’informazione?

Villa Saviola 21/01/2023:Partecipazione e dibattito acceso per affrontare il tema: “quale futuro per l’informazione?” Un decennio fa, al convegno sui pubblicisti e corrispondenti a Palidano, è stato detto: “Noi siamo schivi, individualisti, sfruttati, isolati ma importanti”. Dopo un decennio, cosa è cambiato? Attilio Pignata, organizzatore della sesta giornata del pubblicista, svoltasi preso il Ristorante “Tre Soci” a Villa Saviola di Motteggiana, ha detto, aprendo la serata con una visione introspettiva del giornalismo locale, definendolo “invidioso ma importante” come sia importante riunirsi per discutere e crescere per uscire dall’isolamento. La Gazzetta di Mantova e la Voce di Mantova piacciono ai lettori grazie alle notizie della provincia che corrispondenti e pubblicisti inviano ogni giorno, un lavoro fatto di sacrificio e passione, come testimonia il fotografo Gianni Bellesia. La discussione è proseguita parlando dei giovani che vogliono scrivere, dividendo fra chi lo vuol fare per professione e chi per hobby. Importante il tema sul futuro del cartaceo: come sarà fra qualche anno? Secondo il corrispondente della Voce di Mantova, Riccardo Lonardi, il futuro non è roseo: pertanto, serve un progetto che si adatti all’innovazione e sulla qualità sia locale che nazionale, come sottolineato da Bellesia. Il corrispondente della Gazzetta di Mantova, Vittorio Negrelli, dopo aver fatto l’elenco dei giornali che hanno avuto breve vita, ha detto che non esiste, purtroppo, la possibilità di un giornale che abbia una valenza sul territorio. L’assessore alla cultura di Suzzara, Raffaella Zaldini, si è detta incerta riguardo al futuro del cartaceo. In tanti sono intervenuti: Bruno Melli sostiene che non esiste l’invidia, continuando poi con una critica alla condivisione delle notizie su Facebook prima che appaia sulle Testate locali. Anche Mauro Pinotti ha detto di regolare l’uso di Facebook e Vanni Buttasi si aggiunge sostenendo che sia sufficiente pubblicare la notizia la mattina dopo. Interessante l’intervento di Gilberto Zacchè che ha detto: “secondo recenti studi neurologici condotti in America, è risultato che i neuroni si sviluppano meno in chi utilizza solo internet per informarsi e non legge libri e giornali. Questo è certamente un serio problema dato che le giovani generazioni privilegiano l'informazione sul web”.Di grande attualità il dibattito fra l’Assessore Zaldini e il pubblicista Francesco Ponti sul modo di fare giornalismo sui social: su Instagram e TikTok, molto usati dai giovani, non si trova un articolo come siamo abituati a conoscerlo sul cartaceo, ma una breve frase ad effetto che sappia cogliere l’attenzione dell’utente. Questo ruolo, nel cartaceo, è ricoperto dal titolo, che serve appunto a indirizzare l’attenzione del lettore verso l’articolo. Sul social, invece, sotto a questa frase non c’è un articolo, ma una brevissima descrizione: l’intendo, quindi, non è di informare, ma solo di catturare l’attenzione del fruitore. I rischi sono molto alti: la cattiva informazione si insinua nella poca chiarezza di questi messaggi, trasformando la notizia in qualche parola da leggere distrattamente nell’immenso mare delle pubblicazioni social. Hanno partecipato in 17: Assessore Raffaella Zaldini, Riccardo Lonardi, Vittorio Negrelli, Wainer Mazza, Paolo Lomellini, Mauro Pinotti con la moglie Rita Garusi, Vanni Buttasi e Bruno Melli, Cosetta Pasqualini e Dott. Giulio Bezzecchi, Gianni Bellesia, Francesco Ponti, Carlo Gasparini, Attilio Pignata, Paolo Lavagnini e Gilberto Zacchè. Interessante la consegna di quattro attestati da parte dell’Assessore per meriti a Gianni Bellesia, Vittorio Negrelli, Wainer Mazza e Mauro Pinotti. Applaudito l’intervento di Rita Garusi che ha sottolineato come fare informazione aiuti a crescere come persona. Al termine dell’evento, merenda contadina e omaggio floreale alle signore.