Corona Virus Fase TRE: L’ombra del Dragone sull’IVECO Gruppo Lega P.S.P. di Suzzara vicini ai dipendenti

Premessa chi volesse mandare comunicati o pareri al riguardo: Consiglieri Comunali maggioranza e opposizione sindacalisti o altri con riferimento a Suzzara scrivere a suzzaraweek@yhaoo.it

Suzzara 13/01/2021: Da anni si parla della possibilità che Iveco venga ceduta a potenze industriali straniere. In passato girava il nome di Tata. Un anno fa, nel settembre 2019, si parlava del piano industriale al 2024 presentato da CNH Industrial a Wall Street, e si garantiva che Iveco non avrebbe lasciato l’Italia. Ora invece, dopo quasi un anno di emergenza sanitaria globale (dalla quale solo l'economia cinese sta risalendo vertiginosamente), in fase di pandemia, il gruppo cinese Faw Group si fa avanti con proposte d'acquisto al gruppo Cnh.  Sarebbe l'ennesimo "gioiello di famiglia", l'ennesimo marchio prestigioso simbolo dell'imprenditoria e dell'industria italiana a venir ceduto senza che il governo italiano batta ciglio .L'ennesima industria nata e cresciuta (e finanziariamente sostenuta, diciamolo) in Italia. E sì perché giù a Roma sono troppo impegnati nel balletto dei litigi e dei negoziati: pende sulla testa degli italiani una crisi di governo! Intanto rimangono i problemi locali, dove la possibile acquisizione del Gruppo e conseguentemente anche dello stabilimento Iveco di Suzzara, desta molte preoccupazioni nei consiglieri suzzaresi del Carroccio. Guido Andrea Zanini e Marzia Anghi esprimono infatti le loro perplessità sulla cessione del gruppo e si chiedono cosa succederà a seguito di un eventuale passaggio di proprietà. «Il timore più grande è quello dei tagli al personale, delle incerte prospettive di sviluppo dell'insediamento, della chiusura del polo produttivo suzzarese perché Iveco gode di diversi stabilimenti in Italia e all'estero. Ricordiamo infatti che il solo polo suzzarese dà lavoro più o meno a 2100 dipendenti di cui circa il 40% sono residenti a Suzzara. A questi lavoratori ed alle loro famiglie devono essere offerte delle garanzie, la Lega è vicino a queste persone, che non possono essere abbandonate al loro destino frutto di trattative economiche tra colossi industriali. Siamo in contatto con i nostri parlamentari e confidiamo che la questione sia portata sui tavoli alti della politica» concludono Zanini e Anghi.