Comunali 2019: PD Suzzara Futura Verdi Sinistra per Suzzara presentano il programma

Suzzara 14/05/2019: Cinema  Politeama, le liste a sostengo di I.Ongari presentano il programma comune per i prossimi cinque anni di amministrazione della Città. In assenza di I.Ongari bloccato da un indisposizione, presenta il tutto Alessandro Guastalli oggi assessore ai servizi sociali, Sul palco i rappresentati di tutte le liste per il PD Diego Covizzi, Suzzara Futura Mattia Stacchezzini, Nora Daffini Verdi , Andrea Cantoni  Sinistra per Suzzara.  Nella sua introduzione Alessandro Guastalli :"… Abbiamo ascolatato la Città in questi cinque anni di governo del territorio, il nostro programma inizia dalla scuola come cinque anni, fa  per una Città sicura e in movmento, un città sciura  e una città bella  e curata attenta all'inseirmento dei soggetti deboli,  un città che ha cura della cultura, per il futuro ci saranno due invenstimenti notevoli come il Teatro Guido e Villa Grassetti, due eccellenze del nostro territorio, per noi Suzzara non è solo in centro, ma la totalità del territorio, come abbiamo fatto in questi giorni, nei nostri giri elettorali, nelle frazioni e nella periferia…." A seguito gli interventi dei rappresentanti delle altre liste e in particolate di Mattia Stacchezzini Suzzara Futura :"…Parlando di sport e strutture sportive, nella prossima legislatura, questo settore avrà un suo Assessorato allo Sport,  per relazionarsi meglio con le società sportive presenti sul territorio,  per la cura del patrimonio di impianti che Suzzara dispone,  per attuare un programma di Scuola-Sport, nelle scuole di Suzzara tutti gli sport saranno ammessi. Per promuovere la cultura sportiva, verso le nuove generazioni"

Dalla nostra storia e identità…

Insieme costruiamo il nostro futuro

Ci proponiamo il dialogo permanente e costruttivo come metodo e, a partire da esso, presentiamo un programma realistico e concreto di governo della Città. Vogliamo restare fuori dalle polemiche qualunquiste che ripetono i luoghi comuni di moda e promettono obiettivi irrealizzabili o contraddittori. Le Autonomie Locali sono tra le fondamenta della nostra Repubblica come recita l’art.5 della Costituzione e il rispetto per i cittadini di un Comune ne è uno dei requisiti decisivi: non vogliamo mostrarci diversi da quello che siamo, ma confermare il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini.

Una prospettiva seria e realistica di futuro deve partire in primo luogo dalla propria storia e identità. Quella che Suzzara nel tempo ha costruito dando il meglio di sé attorno ad alcune parole e valori forti.

Il lavoro – Sulla tradizione agricola del territorio si è innestato il più antico polo industriale della provincia a partire dalla produzione delle macchine agricole Casali nella seconda metà dell’800. Il lavoro è forse la prima categoria che segna la nostra città: mezzo di sostentamento, strumento di realizzazione e identità delle persone, terreno di confronto politico-sociale e, ai giorni nostri, via maestra per l’integrazione di molti stranieri. La nostra storia si intreccia profondamente con la saggezza dei padri costituenti che misero, agli artt.1 e 4 della nostra Carta, proprio il lavoro tra le fondamenta della nostra democrazia repubblicana.

Scuola e cultura – Partendo ancora dal tema del lavoro si sono sviluppate due delle esperienze più significative di Suzzara, quali la Scuola Arte e Mestieri e il Premio Suzzara. Esempi questi di una comunità che ha sempre guardato alla emancipazione di tutta la società, in particolare delle fasce più popolari e potenzialmente più deboli. La formazione e la cultura, dunque, come chiavi per la crescita sia dei singoli cittadini sia della comunità nel suo complesso. Questi tratti, che trovano autorevole corrispondenza nell’art.9 della Costituzione, riflettono la nostra voglia di emancipazione, di crescere per meglio essere in grado di confrontarci con l’esterno .

Una comunità solidale – Si radica in questa storia il dato di una città che negli ultimi decenni è sempre stata in prima fila, tra le realtà mantovane, per intensità e qualità delle esperienze di volontariato. Sotto una scorza un po’ ruvida si cela un animo generoso e solidale che, di fronte ai problemi veri, sa assumere l’impegno di una cittadinanza partecipata e responsabile: in sintesi una rete di relazioni umane che esprimono un equilibrio sapiente tra diritti e doveri, riconoscendosi pienamente nel dettato dell’art. 2  della Costituzione.

Una comunità coesa e sicura – È proprio sulla nostra vocazione alla solidarietà che si è nel tempo costruita una comunità con un alto livello di coesione secondo i principi ispiratori dell’art. 3 della Costituzione. La riduzione degli squilibri e delle discriminazioni sociali, è, infatti, la premessa

indispensabile per mettere le basi per un territorio sicuro. Non servono gli slogan propagandistici che ingigantiscono ad arte le paure. Serve, invece, proseguire con serietà e con i moderni mezzi tecnologici l’impegno degli ultimi anni che ha visto la collaborazione tra amministrazione comunale, forze dell’ordine e cittadini per il controllo del territorio.

Una comunità aperta e innovativa – Sempre nella seconda metà dell’800 si è verificato il decisivo sviluppo infrastrutturale delle linee ferroviarie che ha favorito la crescita demografica ed economica creando le condizioni per un tessuto urbano ed  umano aperto  allo scambio e alla novità, in ingresso  come in uscita. E’ la base per costruire quelle reti di idee, prodotti e servizi che sono oggi ancor più decisive per affrontare le sfide della modernità, a partire da quella più complessa e stimolante che è lo sviluppo sostenibile.

Una politica che guarda avanti – Anche sul piano politico noi suzzaresi siamo stati innovativi. Abbiamo saputo andare oltre gli steccati storici e a inizio anni ’90 l’esperienza politica suzzarese ha anticipato quelle che poi sarebbero state le evoluzioni a livello nazionale.

Queste brevi riflessioni e pensieri su alcuni punti chiave che hanno caratterizzato in positivo la nostra identità e la nostra storia, recente e passata, non sono uno sterile esercizio accademico  o  retorico. Occorre coltivare pensieri e parole positivi, perché questi, poi, si trasformano in comportamenti e abitudini e, infine, costituiscono i valori che segnano e indirizzano il nostro destino futuro. La prospettiva che vuole costruire un futuro positivo, dunque, può essere credibile e concreta solo a partire da pensieri    e parole portatrici di positività. Questo spirito che  ci ha accompagnato nel  mandato amministrativo che  si chiude vogliamo riproporlo ai cittadini suzzaresi per i prossimi anni perché riteniamo sia l’unica strada che consente di affrontare e attraversare con successo i grandi cambiamenti globali.

Lavoro, scuola, cultura, solidarietà, sviluppo, ambiente, cittadinanza, infrastrutture,  innovazione, coesione sociale, sicurezza: le parole chiave che abbiamo evocato sono, dunque, ancora di grande attualità. Portano, infatti, con sé temi e sfide che oggi spesso si presentano come più complesse o addirittura completamente nuove. Sfide a cui non vogliamo sottrarci, convinti come siamo, che una comunità è forte non tanto e non solo se è priva di problemi (cosa peraltro pressoché impossibile), ma se ha in sé le forze e le sinergie per affrontarli.

Vogliamo, dunque, costruire una città sempre più partecipata, laboriosa, vivibile, efficiente, ricca di connessioni, capace di relazioni. Una città che, tutta insieme, sappia essere più resiliente, solida, competitiva e in grado di affrontare il futuro come una opportunità e non come una minaccia. E’ particolarmente evocativa la frase con cui Franklin D. Roosevelt guidò gli Stati Uniti fuori dalla rovinosa recessione del 1929: “l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa”. Un motto da tenere presente anche oggi, in generale per la nostra Italia e in particolare per il nostro Comune.

Per vincere le paure e governare i processi occorre nelle scelte, giorno dopo giorno, la capacità di ascoltare e dialogare, perseverare nello studio  e approfondimento dei problemi. Principio  sempre vero,   a maggior ragione nella complessità dell’oggi. Un processo faticoso e che non ammette scorciatoie di comodo, che è però l’unico se si vuole davvero valorizzare e perseguire il bene comune. Un processo cui non ci siamo sottratti negli anni scorsi e che ci impegniamo a proseguire nel prossimo mandato. I Padri fondatori dell’Italia repubblicana e dell’Europa unita e pacificata ci hanno lasciato un’eredità preziosissima: una Nazione e un intero Continente riconciliati dopo l’oscurità e la tragedia della guerra e solide basi per costruire la democrazia e avviare un grande percorso di crescita economica, umana e sociale. Questi Padri insegnavano spesso che un bravo politico non deve abbandonarsi a promesse campate in aria, ma sottoporre al giudizio dei cittadini proposte realistiche e  realizzabili. Nell’attuale  fase storica che sembra sempre più portata a scelte che privilegiano gli interessi dei singoli a scapito

della ricerca del bene comune, ci impegneremo a difendere ed attuare i valori fondamentali della Carta Costituzionale, nata dalla resistenza antifascista e punto di partenza nella ricerca di una società aperta, pluralista e solidale, che si contrapponeva allora e si contrappone oggi a qualsiasi forma di autoritarismo. E’ con questo senso di responsabilità che ci impegneremo e con questo spirito indichiamo alcune linee guida per costruire insieme il prossimo futuro di Suzzara.

A seguire le linee programmatiche per i vari ambiti.

PROGRAMMA ELETTORALE

ELEZIONI COMUNALI SUZZARA 26 MAGGIO 2019 CANDIDATO SINDACO – IVAN ONGARI

SI CRESCE SCUOLA

Per progettare e realizzare un futuro migliore è necessario partire dalle persone e dai luoghi dove questo futuro si costruisce.Giorno dopo giorno grazie all’impegno di tanti insegnanti la scuola è, subito dopo la famiglia, la principale agenzia di socializzazione e formazione della personalità dei nostri figli.La scuola è prima di tutto studio, conoscenza, cultura, apprendimento dei saperi, ma è anche educazione, teatro di crescita civile e di cittadinanza, ambiente di valorizzazione delle attitudini personali; è luogo in cui nascono e crescono affetti, sentimenti, e si affermano le prime amicizie, che, in molti casi, resteranno per tutta la vita. L’ambiente scolastico deve essere adeguato e all’altezza di questi obiettivi e anche delle sfide che i cambiamenti della società ci impongono e gli studenti devono avere a disposizione strumenti idonei, attrezzature adeguate, spazi, occasioni ed esperienze che possano massimizzare non  solo  l’apprendimento, ma anche la loro crescita sociale e culturale.Il previsto calo della popolazione scolastica costituisce l’occasione per pensare ad  un processo  che ridisegni l’utilizzo degli attuali spazi scolastici, ottimizzando l’uso degli stessi, per valorizzare al meglio gli ambienti e creare laboratori o atelier nei quali poter sviluppare nuove progettazioni che favoriscano momenti alternativi alle lezioni in classe o nuove attività pomeridiane extrascolastiche. Spazi scolastici idonei possono essere di aiuto anche per le attività svolte dagli insegnanti di sostegno che sempre di più devono essere affiancati da figure professionali di educatori che possano svolgere il loro compito in continuità tra scuola e famiglia; si cercherà di puntare alla partenza del servizio sin dai primi giorni di scuola cercando di monitorarne l’andamento nel  corso dell’anno.Sono frequenti i disagi dovuti al traffico che si crea attorno ad alcuni plessi scolastici: in questi specifici casi dovranno essere messi in cantiere degli interventi per migliorare la viabilità con una revisione del transito in alcuni punti strategici e con nuova segnaletica orizzontale o verticale; tuttavia questi interventi non possono rappresentare l’unica soluzione al problema, occorre, infatti, promuovere nei ragazzi e nelle famiglie la cultura della mobilità sostenibile creando appositi percorsi pedonali e ciclabili sicuri e riprovando a sperimentare servizi di Piedibus o Bicibus.Le attività all’aria  aperta in orario scolastico costituiscono un importante momento di socialità e   di esperienza per gli studenti, perciò sarà importante puntare sulla riqualificazione degli spazi esterni delle scuole primarie e secondarie di primo grado con la dotazione di piattaforme e attrezzature sportive e sul rilancio del progetto “L'orto a scuola” da realizzare in sinergia con esperienze già esistenti nella nostra Città. Esiste già un coordinamento territoriale per la formazione degli educatori degli asili nido, si ritiene, però, necessaria la creazione di un coordinamento pedagogico, in collaborazione con le scuole, che dia continuità al passaggio nido – materna e concretezza al sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni; il coordinamento dovrebbe avere  un  ruolo nelle elaborazione progettuale trasversale a tutto il sistema dei servizi per la  prima  infanzia, nel monitoraggio, nella valutazione dei servizi stessi. oo

Per promuovere e ampliare la cultura della buona alimentazione, in particolare relativamente al servizio di refezione scolastica, nel rispetto delle linee guida ATS, si punterà ad un maggior utilizzo di alimenti biologici a km 0 e che rispettino la stagionalità, ad un rafforzamento del ruolo della commissione mensa e a studiare soluzioni che possano ridurre lo spreco di cibo; da prevedere anche uno studio di fattibilità sulla possibilità di creare mense interne ai plessi scolastici in modo da migliorare il gradimento del cibo servito appena cotto. Il benessere dei ragazzi e degli operatori della scuola passa anche attraverso la qualità degli ambienti scolastici, per questo si continuerà a prevedere forti investimenti sulla sicurezza, bellezza ed efficienza degli edifici attraverso manutenzione straordinarie, messa a norma antisismica, cercando di completare innanzitutto il progetto già avviato sulla scuola Visentini, ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche, come  sta accadendo con il progetto candidato per  la scuola dell'infanzia Rodari. oooo

Da molti anni vengono realizzati incontri di approfondimento e di orientamento sulla scelta dei percorsi scolastici al termine delle scuole medie inferiori e superiori. Si sono recentemente avviate delle sperimentazioni con nuove modalità di approccio al tema. Sarà da mettere  a  sistema il lavoro iniziato dagli operatori dello Spazio-I e dagli operatori del progetto Gioven-TU. oo

La conciliazione tra vita e lavoro rappresenta un tema di grande attualità nella società contemporanea e fondamentali sono le misure per consentire il bilanciamento fra esigenze familiari e tempi lavorativi relativamente al mondo della scuola. Pre scuola e doposcuola, quindi, sono dei servizi consolidati che vanno mantenuti e va coordinata l'offerta di attività estive perché risponda in modo efficace alle esigenze delle famiglie. o

Nell'offerta scolastica sul territorio suzzarese va incluso anche il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti dai 16 anni in su) che si occupa di corsi di lingua Italiana per stranieri e percorsi di alfabetizzazione e offre l'opportunità di conseguire il diploma di scuola secondaria di

primo grado. Presente da 2 anni segna l'iscrizione di più di 100 persone all'anno, confermando la necessità di un suo rafforzamento, studiando, ad esempio, la possibilità di inserire il biennio delle scuole secondarie di secondo grado.

SPORT

Concepiamo lo sport come veicolo di inclusione sociale, di miglioramento della salute e della qualità della vita, di benessere di comunità. Individuiamo nella rete degli impianti e delle associazioni sportive un’infrastruttura materiale e immateriale di straordinario valore. In questi anni si sono realizzati importanti investimenti che hanno migliorato la fruibilità degli impianti sportivi esistenti, queste misure hanno aiutato le associazioni locali nel crescere in numero di iscritti e in numero di iniziative che hanno potuto sviluppare. Grazie a tali spazi ora rinnovati e ad associazioni molto attive e attente al territorio possiamo dedicare i prossimi anni a sviluppare una cultura dello sport non  solo a livello agonistico, con il sostegno alla nascita di un vivaio di atleti che possano affrontare campionati di categoria, ma anche come metodo per una crescita sana dei nostri ragazzi e come  strumento d’aggregazione sociale.Lo sport deve avere un ruolo primario all’interno della comunità scolastica attraverso la promozione di progetti che incoraggino la pratica di molte discipline, anche quelle meno conosciute, e la ricerca di finanziamenti per l’introduzione di educatori professionisti che sviluppino la motricità di base anche nei più piccoli. Il disagio giovanile o l’emarginazione possono essere combattuti cercando di far entrare i ragazzi in percorsi virtuosi, introducendoli in attività sportive anche occasionali o informali; occorre sviluppare per questo una più ampia offerta sul territorio, in sinergia con i comuni limitrofi e con i servizi educativi e sociali di ciascun comune e cercando di favorire l’utilizzo degli impianti con specifici progetti in collaborazione con le nostre associazioni sportive. Ogni associazione sportiva ha una propria mission e obiettivi ben definiti che occorre tutelare in quanto sono alla base della forza e dell'entusiasmo che possono esprimere; si ritiene, tuttavia, necessario intraprendere un percorso di coordinamento delle associazioni per favorirne l’aggregazione in funzione di un progetto comune e condiviso per lo sport a Suzzara. oo

Va proseguita la politica di investimenti sull’impiantistica sportiva e completata l’offerta con progetti credibili e ad ampio respiro quali la realizzazione di una palestra per la ginnastica artistica e di un campo da calcio sintetico cercando finanziamenti e partecipando a bandi nazionali o regionali. Si ritiene strategico individuare un assessorato dedicato allo sport che, assieme  ad  un  responsabile interno al Comune, possa sviluppare sinergie tra le associazioni, con le scuole e con gli altri servizi comunali. 

DOSSIER CITTÀaSCUOLA

La scuola rappresenta il primo canale attraverso il quale si può creare nei giovani una coscienza civica     e un interessamento alle tematiche che riguardano la gestione della cosa pubblica; sarà,  quindi, importante mettere a sistema quanto si è sviluppato con le scuole, dal Centro Culturale Piazzalunga e dal progetto Gioven-TU, sui temi del coinvolgimento dei giovani per renderli protagonisti della vita della città e consapevoli/responsabili della propria comunità. È, poi, necessario far uscire le energie positive dalla scuola in senso stretto perché davvero la cultura della convivenza civile diventi patrimonio condiviso.Responsabilizzare i giovani passa attraverso la promozione di progetti che vedano le scuole e gli studenti entrare nel tessuto della città; è quanto si è provato a fare attraverso una nuova logica di alternanza scuola-lavoro che favorisca l’acquisizione di competenze, relazioni e opportunità che rappresentino un bagaglio da poter spendere nel mondo del lavoro, ma non solo. Coinvolgere sempre di più le aziende del territorio e le altre organizzazioni rappresenta un modo per aiutare i giovani a trovare quello che più li interessa e li stimola, in modo che l’alternanza non si riduca ad un mero adempimento burocratico. o

 

La conoscenza del territorio in cui si vive è fondamentale per imparare ad apprezzarne le ricchezze e le eccellenze, a prendere coscienza delle problematiche da risolvere e, quindi, a prendersene cura per migliorarlo; nelle scuole ciò avviene, ad esempio, con i percorsi di educazione ambientale e con i percorsi e le attività sul tema della cittadinanza; si favorirà, a  questo proposito, un progetto per creare una “guida” di Suzzara che permetta di trasmettere la storia e le caratteristiche del nostro paese attraverso media differenti. 

La cultura della valorizzazione delle diversità e dell’integrazione vede le scuole da sempre in prima linea; occorre dare continuità a quanto avviene all'interno della scuola anche fuori di essa coinvolgendo il mondo civile e associazionistico; partendo dalle nuove generazioni si può arrivare al coinvolgimento dei genitori che attraverso l'inserimento nelle associazioni, la partecipazione attiva alle iniziative pubbliche, ad esempio di carattere ludico, potranno sviluppare nuovi legami, avviare nuove conoscenze, migliorare l'apprendimento della lingua italiana, avere occasioni di confronto e dialogo, in sostanza sentirsi parte della comunità. 

 

La parità di tra uomo e donna è un diritto fondamentale, un valore comune ed una condizione necessaria per perseguire obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale. Il ruolo della Commissione Pari Opportunità deve sempre di più intrecciarsi con il mondo della scuola perché tali tematiche vanno affrontate sin dalla prima infanzia; la Commissione dovrà occuparsi di ripristinare i collegamenti con gli enti pubblici e gli organismi di parità a livello regionale, provinciale e dovrà proseguire nel percorso di integrazione etnica e con la campagna di sensibilizzazione per combattere la violenza sulle donne; si ritiene, inoltre, utile elaborare un progetto – da proporre alle aziende locali – per il superamento del divario salariale di genere. oo

Con le scuole abbiamo affrontato in più occasioni le tematiche legate al rispetto della legalità in tutte le sue forme; continueremo a promuovere una cultura positiva che riesca ad essere incisiva nella lotta ai fenomeni mafiosi e corruttivi, che affermi il valore della partecipazione civica e il perseguimento del bene comune. 

GIOVANI

Si intende proseguire il percorso avviato verso un welfare di responsabilità che promuova il senso di appartenenza alla comunità per ogni cittadino. Ciò non è certo semplice poiché  richiede  un  cambiamento culturale in un’epoca di dilagante individualismo. L'obiettivo è rafforzare quanto è stato impostato con i progetti di welfare Il Villaggio e Gioven-TU per rafforzare i legami sociali. Con la scuola, i media, la cooperazione sociale, il volontariato e, non da ultimo, le famiglie si dovranno favorire iniziative e attività volte a promuovere coesione sociale. Si promuoveranno azioni che sviluppino la cultura della partecipazione: il nostro obiettivo è il coinvolgimento di più soggetti della comunità in azioni positive che permettano di affiancare il lavoro della pubblica amministrazione e agevolarlo.La capacità di ascolto delle nuove generazioni passa attraverso la conoscenza dei loro bisogni, delle loro paure e delle loro aspettative; un gruppo di giovani studenti sta impegnandosi per sviluppare questionari che in modo continuativo possano far  emergere  aspetti  spesso  sconosciuti, utili a comprendere fenomeni quali bullismo, anoressia, solitudine, disagio che se  non anticipati possono degenerare in patologie; questo percorso va supportato con  la  creazione  di un tavolo di confronto permanente con le istituzioni coinvolte. oo

 

Il progetto “Per crescere un bambino serve un intero Villaggio” costituisce un valido strumento per affrontare il tema dell’infanzia e quello delle politiche giovanili in quanto riesce a raccogliere attorno a sé tutte le figure educative, l’associazionismo, le scuole, i genitori, gli oratori che possono essere d’aiuto ad implementare una rete in grado di conoscere le singole situazioni ed incanalare le energie verso percorsi di crescita positivi. Sarà necessario che il progetto si trasformi in vero marchio di riconoscimento di qualità delle iniziative che si svolgono sul nostro territorio. oo

Si prevede l’apertura di un centro di aggregazione informale per i ragazzi chiamato Teen House  che diventerà punto di riferimento per le iniziative che loro stessi vorranno portare avanti; grazie alla collaborazione con le associazioni locali potranno diventare parte attiva e propositiva della Città e ritrovare il gusto di stare insieme e partecipare alla creazione di nuove iniziative. 

DOSSIER CASA DELLE ARTI

Le opportunità culturali e ricreative devono svilupparsi e contaminare vari spazi della Città poiché la rendono viva e capace di esprimere talenti, aggregare persone e  sviluppare  una  cultura  ampia  e  diffusa. La nostra Città può vantare vari spazi fisici che possono fungere da laboratori continui di creatività e di ricerca e punti di riferimento per chi vuole partecipare o ideare iniziative per il nostro territorio; questi spazi vanno sempre di più valorizzati, fatti conoscere anche al di fuori della nostra Città.Il recente finanziamento pari a 4,3 milioni di euro ricevuto per la ristrutturazione del Teatro Guido rappresenta una grossa opportunità per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte future di utilizzo e gestione della struttura che dopo tanti anni potrà tornare ad essere un importante luogo culturale e aggregativo della nostra Città. Occorrerà pensare ad un suo utilizzo differenziato, come teatro con eventuale stagione condivisa con altri comuni, luogo per lo svolgimento di concerti o spettacoli vari, spazio per conferenze e iniziative scolastiche ecc,. Nei prossimi 5 anni occorrerà promuovere la cultura teatrale con iniziative ad hoc e mettere le basi per strutturare un gruppo in grado di gestire la struttura e farla funzionare a pieno regime. Il Museo Galleria del Premio Suzzara raccoglie un patrimonio di circa 900 opere che raccontano la storia dell'arte dal secondo dopoguerra ad oggi, sviluppa progetti di didattica all'insegna della sperimentazione il cui valore è riconosciuto a livello nazionale, ha curato le ultime due edizioni del Premio Suzzara caratterizzate da una vena sperimentale innestata su alcuni punti cardine ereditati dal primo Premio del 1948. Per il futuro sarà sicuramente da portare avanti la cinquantesima edizione del Premio Suzzara con l'innovativa formula che prevede la collaborazione con le aziende del territorio suzzarese per raggiungere l'ambizioso obiettivo di realizzare un distretto industriale-artistico e che ripropone in chiave contemporanea il confronto d'origine tra arte, lavoro e industria. Partendo da questi punti di forza occorrerà sviluppare nuove sinergie con il territorio che possano valorizzarlo e farlo conoscere al di fuori della nostra Città, ad esempio collegandosi ad altri Musei, attraverso la creazione di occasioni di collaborazione e la promozione reciproca delle iniziative, e impostando una rete di contatti e relazioni con  associazioni e altri interlocutori territoriali per far convogliare su di esso ulteriori iniziative e attirare nuovi volontari che possano innestarsi nell'associazionismo esistente. Si possono anche ipotizzare altre forme di coinvolgimento delle aziende del territorio. Più ambizioso il progetto di inserire il Museo in circuiti promozionali che includano anche il territorio sulle rive del Po e la raccolta di Dino Villani e di creare un pacchetto didattica che possa  essere  interessante  anche per scuole della provincia di Mantova e non solo. Questo sarebbe facilitato dall’attività di un ufficio stampa / comunicazione che si occupi di pubblicizzazione e promozione complessiva del Museo. A esempio attraverso l'”adozione” di una o più opere oppure invitando gli operai dell'azienda a vedere il Museo. Più ambizioso il progetto di inserire il Museo in circuiti promozionali che includano anche il territorio sulle rive del Po e la raccolta di Dino Villani e di creare un pacchetto didattica che possa inserirsi nel turismo scolastico della provincia di Mantova e non solo. Questo sarebbe facilitato dall’attività di un ufficio stampa/comunicazione che si occupi di  pubblicizzazione e promozione complessiva del Museo. oooo

Il Centro Culturale Piazzalunga è riuscito in questi anni a sviluppare un’offerta culturale di alto rilievo sia quantitativo che qualitativo e rappresenta un punto di incontro molto apprezzato dai cittadini che vi possono trovare ampie possibilità di scelta culturale e alta professionalità degli operatori. È necessario continuare sulla strada del coordinamento con le altre realtà culturali del territorio per migliorare sempre di più la qualità dei servizi e perfezionare la proposta di attività. Sarà da prevedere una riqualificazione della sala Poliedro per migliorarne l’utilizzo dal punto di vista multimediale. La Scuola Comunale di Musica rappresenta da quasi quarant'anni uno dei punti di riferimento di quello che potremmo definire “sistema della cultura suzzarese”, insieme alla Biblioteca e al Museo; la scuola promuove come modalità educativa la musica d'insieme perché si ritiene che  fare musica in orchestra o in gruppo sia un importante laboratorio di socializzazione e di convivenza dove la bontà della riuscita finale è legata alla positiva partecipazione di tutti e all’armonizzazione delle diverse competenze. Allora non sarà difficile pensare di ampliare l'accoglienza a ragazzi con fragilità e disabilità per accompagnarli in percorsi di musicoterapia o a carattere rieducativo. Nello stesso tempo si cercherà di favorire la collaborazione con la scuola di musica moderna della città per organizzare un'offerta che possa soddisfare tutti i gusti e le esigenze.

SI ASCOLTA PREVENZIONE E WELFARE DI COMUNITA’

Il sistema di Welfare territoriale si dovrà sempre di più connotare come elemento di aggregazione di forze e attori locali in grado di creare una stretta rete a supporto delle persone, specialmente le più fragili.Il Welfare di Comunità, sul quale si è lavorato negli ultimi anni, deve diventare strutturale nelle scelte non solo dei servizi sociali, in una logica di condivisione, di co-progettazione nella quale cittadino e pubblica amministrazione, con il terzo settore, costruiscano insieme le strategie da utilizzare, così da dare risposte ancor più efficaci alle persone più fragili.L’obiettivo raggiunto in questi anni di erogare buoni servizi deve essere affiancato da una maggiore apertura alla Città per ascoltare e interpretare i nuovi bisogni emergenti.È provato che fenomeni quali la solitudine, la perdita di lavoro, anche temporanea, disabilità più o meno gravi, gioco d’azzardo, separazioni violente, bullismo, mancanza di figure genitoriali attente, possano creare forti problematiche che se non affrontate in anticipo possono degenerare in patologie o situazioni difficilmente recuperabili, quindi si deve poter riconoscere con tempestività i segnali di questi problemi e avviare i percorsi di tutela possibili.

Passare da una logica “riparativa” ad una di prevenzione dei problemi richiede una capacità di analizzare il territorio e i fenomeni che presuppone un forte investimento in figure professionalmente preparate e in grado di stabilire solide relazioni sociali con chi, anche al di fuori delle istituzioni, possa dare il proprio contributo per rendere la nostra Città sempre più inclusiva e solidale con le persone fragili.Primo passo sarà l'avvio dell’Azienda Speciale Socialis che aggregherà non solo i servizi sociali dei comuni del distretto suzzarese, ma anche le professionalità che abbiamo sul nostro territorio. Si riprenderà in mano pubblica la gestione del fondamentale servizio di tutela minori con l’obiettivo di rafforzare sempre di più il ruolo pubblico di programmazione, coordinamento e verifica delle politiche sociali. L’uniformità nella qualità dei servizi e nel costo a carico dell’utenza costituisce la base per ottenere grossi risparmi in termini di lavoro e snellimento delle pratiche amministrative tali da poter permettere alla nuova struttura di concentrarsi maggiormente sull’ascolto e comprensione dei bisogni e sull’orientamento delle persone verso il servizio a loro più adeguato. Unire il territorio permetterà di avere maggiore forza per poter sfruttare finanziamenti pubblici o privati provenienti da Bandi a fronte di progettualità sostenibili. 

L’unione dei servizi di 6 Comuni rappresenterà anche un fattore determinante per chiedere un potenziamento di tutti i servizi socio-sanitari presenti sul nostro territorio che oggi sono carenti (es. neuropsichiatria infantile, Cps), oltre che la contrattualizzazione di nuovi posti di RSA o comunque posti per malati di Alzheimer e per avviare un reale processo di  integrazione dei  servizi sanitari con quelli sociali.L’Ospedale è oggi un punto di riferimento per la comunità suzzarese e anche per il territorio limitrofo. È stato costruito con una sperimentazione pubblico/privato che deve trovare continuità e, a differenza del passato, una maggiore radicalizzazione sul territorio. Tramite la Fondazione Montecchi occorrerà implementare un sistema di raccolta dati e questionari di gradimento per capire cosa funziona, cosa c’è  da migliorare e, soprattutto, quali sono le esigenze da portare  avanti per il prossimo futuro. Il dialogo con Ospedale, medici di base, farmacie e altri attori territoriali del settore socio-sanitario sarà fondamentale per implementare progetti  che  favoriscano risposte a carenze di offerta oggi presenti. Si cercheranno le risorse per la creazione e/o ristrutturazione di alloggi protetti nelle vicinanze della RSA Boni in modo da garantire l’autonomia agli anziani che hanno possibilità di continuare a vivere da soli e nello stesso tempo assicurare loro la vicinanza ad un ambiente protetto per far fronte ad alcune attività giornaliere. Per poter sviluppare nella fascia giovanile in modo compiuto progettualità di tipo preventivo ed essere davvero incisivi occorrerà un maggiore coinvolgimento delle associazioni sportive e delle scuole con progetti mirati alla diffusione di una cultura dello sport come metodo di inclusione sociale di bambini o ragazzi fragili, disagiati o impossibilitati a frequentare attività sportiva per condizioni economiche o sociali. Occorrerà, inoltre, implementare la già ricca rete di relazioni sociali per sviluppare assieme a scuole, comitati genitori, oratori, associazionismo percorsi permanenti di accompagnamento alla genitorialità e di sostegno alla famiglia attraverso buone  pratiche di Comunità.Si prevede la creazione di tavoli permanenti di confronto sulle politiche del lavoro, sul tema delle fragilità e inclusione sociale, sulle politiche per la casa, in modo da avere un coinvolgimento sempre attivo e presente di sindacati, imprese, terzo settore e cittadini che intendano dare il loro aiuto e le loro idee per migliorare la qualità della vita complessiva nella nostra Città. Un tema importante da sviluppare sarà quello relativo alle politiche del lavoro, pur consapevoli delle ridotte competenze specifiche di un ente pubblico locale. È indispensabile continuare a valorizzare la Consulta economica d'area per fare rete tra i vari attori sociali ed economici del nostro territorio e creare in tal modo un positivo e proficuo scambio di informazioni, opportunità, idee per lo sviluppo economico territoriale e, nello stesso tempo, sarà essenziale creare un punto d'ascolto e vicinanza a tutte quelle situazioni di precarietà che se non affrontate rischiano di destabilizzare le famiglie e di conseguenza la coesione del tessuto sociale complessivo. Le misure nazionali e locali in tema di lavoro devono trovare un raccordo per evitare dispersione di energie  e scarsa efficacia, pertanto, i servizi locali di orientamento al lavoro, il centro per l’impiego, l’associazionismo, i sindacati, le imprese e la Caritas dovranno, innanzitutto, scambiarsi le informazioni e metterle a sistema indipendentemente dalle proprie singole competenze in modo  da sfruttare appieno le opportunità lavorative, di stage, formative offerte dal territorio. ooo

Si presterà sempre più attenzione alla manutenzione degli alloggi comunali completando rapidamente i lavori in quelli oggetto di ristrutturazione e garantendo la disponibilità di una  decina di nuovi alloggi in tempi strettissimi. Il rispetto delle regole e il pagamento dei canoni di affitto devono continuare ad essere alla base del patto stretto tra affittuari  e  Comune,  si conferma, quindi, che danni agli appartamenti o mancati pagamenti dei canoni dovuti a mera volontà di non pagare comportano la decadenza dell’assegnazione o lo sfratto. Al fine di calmierare i costi di affitto si procederà ad un nuovo accordo sui canoni concordati, stabilendo i vantaggi economici per chi affitta a canoni ridotti rispetto a quelli di mercato. Si andrà ad implementare una rete di alloggi di emergenza per situazioni che necessitano di risposte immediate, ma non permanenti, quali ad esempio donne vittime di violenza, allontanamenti dalla famiglia, sfratti a causa di perdita di lavoro. ooo

L’ampio sviluppo delle relazioni con l’associazionismo suzzarese ha trovato il proprio compimento nella creazione di un coordinamento che potrà essere favorito nel suo sviluppo dalla creazione di progettazioni di comunità. Sono state finanziate e supportate tutte le iniziative e tutti i servizi che tanti volontari svolgono ogni giorno; si continuerà su questa strada cercando anche di trovare una sede operativa per la Pro Loco di Suzzara. 

COMUNE ATTENTO

Vogliamo migliorare il rapporto con l’Amministrazione dei cittadini, dei soggetti economici, delle formazioni sociali e di tutti coloro che operano all’interno del sistema amministrativo stesso attraverso un processo di semplificazione amministrativa, scardinando l'eccesso di burocrazia, perché gli obiettivi fissati dalle norme possono essere raggiunti in modi più semplici ed efficienti di quelli tradizionali. Per costruire, inoltre, un nuovo modello di Amministrazione che veda al centro il cittadino si deve abbandonare l’idea che la comunicazione sia mera informazione e che l’informazione sia mero adempimento. La comunicazione deve entrare nel percorso di trasformazione della comunità, occorre,pertanto, elaborare un efficace piano di comunicazione interna ed esterna alla luce dei mutati mezzi di comunicazione e in base alle esigenze di maggiore trasparenza.L’Amministrazione deve rispondere tempestivamente ai cittadini. Tutte le aree del Comune devono rendersi disponibili a identificare un responsabile in grado di fornire spiegazioni e di replicare; le mancate risposte sono anch’esse comunicazione e trasmettono una carenza dell’Amministrazione. Vanno individuate nuove forme di comunicazione che si aggiungano a quella istituzionale. Il linguaggio e i mezzi di comunicazione che abitualmente il Comune adotta possono risultare poco efficaci a confronto di quanto avviene al di fuori dell'Istituzione, un Comune che vuole dialogare attivamente e proficuamente con il pubblico deve abbracciare nuove modalità e nuovi mezzi, comunque già consolidati nell’esperienza quotidiana, che non ne rovinano la credibilità, ma al contrario lo avvicinano al cittadino.Occorre rivedere il ruolo dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, ampliandone il concetto: per andare incontro alle esigenze dei cittadini in termini di richieste e di orari di servizio, in una società mutata rispetto a quando l'Ufficio fu creato, va predisposto un sondaggio appositamente studiato e somministrato ad un campione rappresentativo di persone che possa dare indicazioni concrete, utili ed esaurienti per impostare un  servizio appropriato. Nei prossimi anni il Comune sarà protagonista di un rinnovamento del personale determinato da numerosi pensionamenti. Sarà importante coordinare le assunzioni con i bisogni della Città e cogliere le opportunità determinate da una revisione dell'organigramma generale per migliorare l'articolazione degli uffici e l'organizzazione interna.Ampliare la gamma dei servizi on line e migliorarne l’accessibilità. 

SPORTELLI

I Comuni sempre di più rappresentano il primo canale attraverso il quale il cittadino chiede informazioni, è per questo necessario strutturare sul nostro territorio punti che siano facilmente identificabili dove ricevere informazioni chiare e precise in modo da trovare con rapidità il giusto interlocutore per un problema, una richiesta, un'opportunità o da essere indirizzati con la massima affidabilità verso l'ufficio competente. L'Azienda Speciale Socialis, che assieme ai servizi sociali del nostro Comune, avrà sede nell'edificio adibito in passato ad Agenzia delle Entrate, costituirà sicuramente un luogo importante dove poter riunire tanti servizi ora sparsi sul territorio. La nuova sede dei servizi sociali potrà aggregare al suo interno altri servizi, in una logica di razionalizzazione degli edifici e di ottimizzazione degli spostamenti delle persone. Si pensa, innanzitutto, allo spostamento in questa sede del Centro per l’impiego che si raccorderebbe con molta più facilità agi altri servizi già offerti del Comune attraverso lo sportello di segretariato sociale o lo Spazio-I. I CAF, sindacato, associazioni o altre organizzazioni territoriali potrebbero far confluire nella sede alternativamente propri operatori sviluppando sportelli sociali unici per caratteristiche sul territorio, che diano risposte precise e unitarie sulle opportunità che Stato, Regione, Comuni offrono ai cittadini. L’orientamento risulta ancor più importante quando si parla di categorie fragili quali disabili e anziani. Per i primi dovrà essere potenziato lo sportello disabili al fine di creare un servizio che sia in grado di tessere forti relazioni con le famiglie, i centri disabili del territorio, le scuole, le associazioni, in modo da aiutare i genitori nella scelta della soluzione più adatta per i figli ed essere di supporto per la ricerca di misure di finanziamento disponibili. Per quanto riguarda le problematiche relative agli anziani vorremo sempre più essere una Città amica degli anziani con l'attivazione di un unico punto sia informativo che di sostegno: sarà sempre più importate essere a fianco delle famiglie che hanno situazioni anche urgenti  di  gestione di anziani non più autosufficienti garantendo il lavoro di ricerca del servizio o della struttura disponibile più adatta sull’intero distretto, facendo da supporto per l’accesso alle misure disponibili e orientando ai servizi presenti sul territorio. Obiettivo fondamentale è implementare percorsi inclusivi di soggetti fragili e l’integrazione socio- sanitaria per le persone non autosufficienti comprese l’accompagnamento per le dimissioni protette.Si prevede anche l’apertura di uno sportello badanti che possa aiutare le famiglie nella ricerca della persona più idonea a questo delicato compito. Le politiche per la casa subiranno un grosso rinnovamento con l’unificazione dei servizi a livello distrettuale: il nuovo ufficio casa sarà un punto di riferimento per la gestione dei servizi abitativi comunali che si punterà a gestire internamente e potrà diventare un punto di analisi dei fabbisogni abitativi privati, occorre, infatti, mettere a rete tutto quello che c’è sul territorio affinché si possano attenuare le tensioni abitative attualmente in atto.

DOSSIER CITTA’ DIFFUSA

Dal nostro punto di vista Città diffusa è una città fatta di persone e servizi, di attività e funzioni, curata e ordinata in ogni sua parte, nella quale si superi la dicotomia fra centro e altri quartieri, fra capoluogo e frazioni, dove ogni parte del territorio sia valorizzato nei suoi punti di forza.

Lo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana deve contraddistinguere non solo parti di lottizzazioni centrali della Città, ma anche dare maggiore vivibilità alle frazioni, con una rete di interventi pianificati e ragionati per promuovere e rivitalizzare questi nuclei di territorio di più antica formazione, creando una rete di connessioni con il centro e individuandone i bisogni principali (così come si è realizzata la ciclabile per Brusatasso o come la progettazione dell'incrocio semaforico a Sailetto o, ancora, la riqualificazione della zona adibita a feste di San Prospero).

Si procederà alla creazione di nuovi organismi di partecipazione nelle frazioni; tali organismi dovranno nascere con persone indicate dagli abitanti delle frazioni e avranno funzioni consultive  e propositive nei confronti dell’Amministrazione; potranno rappresentare un ulteriore ed efficace mezzo di coinvolgimento per gli abitanti delle zone decentrate dal capoluogo. Il finanziamento di circa 9 milioni di euro ricevuto per il restauro di Villa Grassetti a Sailetto può rappresentare un’importante occasione per il rilancio della vita aggregativa della frazione, per le occasioni lavorative che può offrire e per le sinergie che si possono trovare con altri attori non pubblici interessati; si prevede, pertanto, un percorso partecipato che porti  ad  avere  un progetto di utilizzo serio e sostenibile nel tempo. Nel corso degli anni a Suzzara sono state realizzate diverse iniziative urbanistiche che hanno portato una trasformazione del territorio ampliando il raggio della città con interventi di urbanizzazione a carattere residenziale, commerciale e produttivo. Nel tempo queste parti di città si sono integrate nel contesto esistente e sono state man mano "vissute" dalla comunità. Alcune lottizzazioni sono ormai concluse ed hanno contribuito ad abbellire ulteriormente la città donandole servizi e spazi ad uso della collettività. La lottizzazione in via di completamento in zona Cantelma ha visto un notevole sviluppo sia dal punto di vista abitativo, sia per il pregio dei servizi e delle aree che attorno ad essa si stanno delineando. Una parte della zona industriale è stata ampliata con interventi che hanno portato beneficio all'industria suzzarese, già elemento di forza della città, con ricadute positive anche in chiave occupazionale. Occorre, adesso, intervenire, in una fase complicata di situazione fallimentare, per la presa in carico di alcune aree al termine delle opere di urbanizzazione (Zona Ipercoop ed adiacenti) su cui occorre studiare un piano di riqualificazione con tutti gli attori interessati, al fine di riportarvi decoro  e conseguentemente attrattività per  l'insediamento ed il commercio. L'aggiornamento dello strumento urbanistico – Piano di Governo del Territorio – è fondamentale e strategico per pianificare la visione del futuro prossimo della città, considerando tutte le istanze positive che sorgono nella comunità, valorizzandone le differenze che mirano ad arricchire il nostro tessuto sociale e produttivo, rispettando lo sviluppo sostenibile del territorio ed il riutilizzo delle strutture ed aree esistenti o dismesse. All'interno della variante del PGT, o mediante variante specifica, si deve inoltre contemplare la regolamentazione dei luoghi adibiti a centri culturali e culto, così come normato dalla legge regionale nr.12/2005, in modo da accogliere le istanze delle varie associazioni ormai radicate e ben inserite nella nostra comunità. Occorre, inoltre, prevedere un piano di regole per cercare di portare attrattività al centro storico della città, con una serie di azioni che possano agevolare il riutilizzo degli edifici insiti nel nucleo storico a fini abitativi e commerciali.Abbiamo a lungo coltivato la vicinanza con il Comune di Motteggiana, uno dei Comuni del distretto, con il quale abbiamo già sperimentato l'associazione di alcuni servizi che aveva dato buoni frutti. Ora si tratta di riprendere il percorso intrapreso anche, e soprattutto, alla luce dell'aggregazione dei servizi sociali dei 6 Comuni del distretto in Socialis che impone una ulteriore valutazione sulla possibilità di collaborazione con i Comuni limitrofi in altri settori cercando soluzioni che permettano di ottimizzare le risorse mantenendo e aumentando la qualità  dei  servizi. Ad esempio sul piano culturale con l'offerta teatrale e spettacolistica che ci riguarderà fra alcuni anni e sul piano della programmazione delle politiche scolastiche progettando un coordinamento territoriale dei servizi scolastici. oooo

SI CURA L' AMBIENTE

Una Città diventa realmente vivibile per i propri cittadini quando cresce in modo  rispettoso  dell’ambiente e assicura uno sviluppo sostenibile per le nuove generazioni. Un Bosco Urbano con 2000 piante, il grande polmone verde costituito dal Parco di San Colombano, 11 parchi pubblici e 4.000 piante in ambito urbano non ci bastano perché la posta in gioco è alta e anche le amministrazioni locali devono impegnarsi per invertire i processi che stanno portando alla distruzione da parte dell’uomo della nostra “casa comune”. I temi del contenimento del consumo del suolo e della rigenerazione urbana sono diventati prioritari per proiettarci verso uno  sviluppo sostenibile e responsabile. È, quindi, ormai superato  il modello di urbanizzazione fondato sulla continua espansione edilizia e, al contrario, è cresciuta la consapevolezza della necessità di valorizzare e tutelare i terreni sia naturali sia agricoli. Vorremmo, a questo proposito, in linea con la normativa nazionale e regionale, continuare a disincentivare le espansioni in aree agricole cercando di favorire il recupero degli edifici dismessi.L'organizzazione della raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale ha permesso di ottenere un servizio efficiente che assicura una alta percentuale di raccolta differenziata a bassi costi, permettendo la tutela delle utenze domestiche  e incoraggiando i comportamenti virtuosi e  le buone pratiche. Occorre continuare nell'attivazione di politiche di riduzione dei rifiuti, con particolare riferimento agli scarti alimentari, e di incentivazione della vendita dei prodotti senza imballaggi. Verrà proposto un intervento di adeguamento del centro di raccolta rifiuti di Via Donella per renderlo adeguato alle richieste dell’utenza sia in termini di orari di apertura che di sicurezza nell’area. Occorrerà introdurre forme di agevolazione per le costruzioni a bassissimo consumo energetico. Questa forma di investimento contribuirebbe alla diminuzione dello smog, con una chiara ripercussione positiva sulle condizioni ambientali del territorio e della comunità, in linea con le direttive europee in materia energetica (ricordiamo che la maggior parte di inquinamento nella forma del PM10 viene prodotta, non tanto dai gas di scarico delle automobili, ma dagli impianti di riscaldamento degli edifici).Inoltre, nell’ottica di contrastare il cambiamento climatico e il surriscaldamento  delle  aree  urbane, studieremo la possibilità dal punto vista normativo, verificandone gli equilibri di bilancio, di introdurre agevolazioni per la piantumazione di alberi su suolo privato. Grande sensibilità riscontriamo nei cittadini sull'aumento del numero dei cestini rifiuti dislocati  nei parchi, nelle piazze e sulle strade. In questi anni sono stati aggiunti i contenitori per le deiezioni canine e rinnovati i cestini presenti in piazza e nei parchi. Gli attuali numero e distribuzione dei cestini furono decisi all'avvio delle racconta differenziata e allora si optò di non aggiungerne per evitare che venissero riempiti con i rifiuti domestici. Oggi, a distanza di parecchi anni, la raccolta differenziata è entrata nel nostro quotidiano e si potrà, quindi, incrementare il numero dei cestini in alcuni punti strategici con modalità da stabilire all'interno del Piano finanziario rifiuti.

Inoltre, nell’ottica di contrastare il cambiamento climatico e il  surriscaldamento  delle  aree urbane, studieremo la possibilità dal punto vista normativo, verificando gli equilibri di bilancio, di introdurre agevolazioni per la piantumazione di alberi su suolo privato. ooo

 

Si sono realizzati interventi per eliminare le coperture in amianto dagli edifici comunali, ricordiamo l'intervento sul Teatro Guido e quello sull'edificio dove ha sede la Bocciofila in via Aldo Moro. Ulteriore attenzione  vorremmo dedicare a questo delicato tema ambientale proponendoci  di monitorare e mappare l'amianto presente sull'intero territorio comunale attraverso  l'uso  di droni. SI procederà, inoltre, a coinvolgere le associazioni di categoria e l'ATS per un’opera di sensibilizzazione. oo

Nel PGT si procederà all’individuazione di aree agricole destinate esclusivamente alla produzione biologica. oo

Si continuerà nell’opera di monitoraggio del patrimonio arboreo e con le piantumazioni cittadine.  o

Si introdurrà nei capitolati di gara dei trasporti scolastici una forma di premialità a favore delle ditte che prevedono l’utilizzo di mezzi ecologici e della refezione scolastica di premialità per la diminuzione degli imballaggi. oo

 

Il Parco  di San Colombano è elemento di valorizzazione del nostro territorio. Occorre elaborare  un Piano di fruibilità che permetta la valorizzazione della zona all'interno di una rete di fruibilità sostenibile nazionale ed europea. Occorre rendere possibili nuove riforestazioni e l'attivazione di progetti pilota di rinaturazione degli ambienti umidi con finalità didattiche. oo

 

Anche per il fiume Zara, che presenta ancora aspetti di naturalità, occorre elaborare un  progetto  di valorizzazione ambientale e dei manufatti idraulici in collaborazione con gli Enti locali vicini e il Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga. 

Nella nostra Città trovano spazio anche la difesa e la cura degli animali. È stata realizzata l'area cani in via Cadorna e si sono posizionati cestini per le deiezioni canine nei parchi e in alcune posizioni di grande passaggio su vie e strade, ora è necessario promuovere la cura degli animali quali compagni dell’uomo ed elementi dell’ambiente attraverso l'adozione del Regolamento per il benessere animale. ooo

La nostra zona si caratterizza, oltre che per la vocazione industriale, anche per un settore agricolo molto sviluppato con una storia radicata nel territorio. Nelle competenze che gli sono proprie, siamo convinti che il sostegno al comparto passi anche dalle azioni che un Comune può mettere  in campo: ad esempio ci impegneremo per sostenere eventuali iniziative pubbliche  che  valorizzino le produzioni locali e saremo attenti nel favorire la presenza di produttori a km 0 nel mercato contadino settimanale. Di maggior impatto vorremmo che fosse  il lavoro per il controllo  e l’eradicazione delle nutrie su aree urbane ed extraurbane con interventi mirati e l'ampliamento della collaborazione con la Provincia per la formazione di operatori certificati. oo

La collaborazione con la Protezione Civile Città di Suzzara, già molto strutturata e sperimentata, dovrà proseguire facilitando l’associazione in tutte le sue funzioni di protezione, prevenzione e tutela del nostro territorio e sostenendo il prezioso lavoro che tanti volontari portano avanti ogni giorno.o

DOSSIER SUZZARA BELLA

Una città è bella quando si vede che è curata,  quando si vede  che i luoghi sono usati  dalle  persone  come casa propria, quando c’è gente che vive le aree pubbliche e si dà da  fare  per  salvaguardarle. Episodi di vandalismo ci saranno sempre, ma dobbiamo combatterli con l’arma dell’insegnamento dell’educazione e del rispetto del bene comune e mostrando i comportamenti virtuosi che si possano tenere. Per questo motivo cercheremo sempre di mantenere la Città pulita e in ordine perché se vi è  ordine e i luoghi sono belli, anche le persone sono più propense a comportamenti virtuosi.

 

Proseguiremo con la riqualificazione dei parchi, attraverso la metodologia già utilizzata della partecipazione dei cittadini alle scelte; coinvolgere i residenti non è solo un atto di cortesia, ma la richiesta di una presa di responsabilità e di attenzione su un’area che ognuno deve sentirsi

propria; a tal proposito si sperimenteranno forme di collaborazione dei cittadini nelle piccole manutenzioni, nell’organizzazione di eventi di quartiere, nelle creazione di gruppi di controllo che verifichino il corretto utilizzo delle aree.

I parchi sono importanti luoghi di aggregazione e socialità in cui potenziare l’organizzazione di eventi o manifestazioni; si continueranno, quindi, a sostenere le gestioni da parte di associazioni e/o attori del terzo settore e si incentiverà l'ampliamento dell'attuale offerta e lo sviluppo di una ricca rete di relazioni sociali. Si prevedono investimenti per l’ampliamento del Bar Agorà, per la creazione di servizi igienici nel giardini Aronne Verona e uno studio di fattibilità per la riqualificazione del bar dei Giardini Gina Bianchi con un contestuale rilancio dell’attività estiva in collaborazione con altre associazioni. ooo

Sempre nei parchi si implementeranno le giostre per bambini che in alcuni casi sono datate o comunque poco numerose. Vista la tipologia di utenza si pensa ad una consultazione su larga  scala nelle scuole affinché siano gli stessi bambini a scegliere le giostre; farli partecipare a queste decisioni sarà sicuramente un momento formativo rilevante; alcune delle aree individuate comprendono i giardini di Via Verga, Via Mantova, area Rossetto, via San Biagio, oltre che sostituzioni in altri giardini. Particolare attenzione sarà riservata al quartiere sorto accanto al supermercato Rossetto che necessita di piantumazioni di alberi e arbusti per renderlo più accogliente.Verrà realizzato un nuovo parco in zona Cantelma la cui progettazione e realizzazione sarà definita insieme alla cittadinanza. Un luogo estremamente significativo dal punto di vista paesaggistico, oltre che ambientale, è il litorale del Po a Riva di Suzzara che si cercherà di mantenere in ordine e curato perché sia possibile goderne e sfruttarne le potenzialità anche con eventi ed iniziative di carattere  ricreativo  e culturale che non ne snaturino l'essenza, ma al contrario ne evidenzino la bellezza e il valore. Si proseguirà il progetto di adozione delle rotatorie da parte di privati. 

CENTRO STORICO

I centri storici delle città sono sempre di più visti come luoghi dove andare solo se vi è qualche evento e non più pensati e progettati per essere abitati e vissuti appieno dai cittadini; occorre ripensare il centro storico alla luce dei cambiamenti sociali/culturali che le comunità stanno affrontando, cercando  di puntare su concorsi di progettazione che diano la possibilità ad un ampio spettro di professionisti di confrontarsi ed esprimere le proprie idee, generando un apporto estetico e funzionale di qualità.Si studierà l'applicazione di un regime agevolato per il recupero degli immobili consentendo il cambio di destinazione d’uso, i bonus volumetrici (mediante piani particolareggiati), la riduzione o addirittura l’annullamento del contributo del costo di costruzione qualora riguardino interventi che si affacciano sugli spazi di uso collettivo. Occorre favorire il recupero degli edifici del centro storico, il ripristino della funzione abitativa e delle attività ad essa connesse, da attuare anche attraverso un possibile protocollo di intesa tra pubblico/privato. Questo dovrebbe svolgere un'azione di stimolo e animazione a sostegno del commercio e dei servizi già insediati o di nuovo insediamento. La forte vocazione produttiva del territorio suzzarese richiede, ad esempio, spesso alloggi temporanei per addetti fuori sede o per visite di lavoro di breve durata che potrebbero anche incentivare l'incremento di strutture di alloggio come attività alberghiere e bed and breakfast. Si prevedranno investimenti per la riqualificazione delle piazze attraverso un miglioramento dell’illuminazione in alcune aree attualmente deficitarie, la sistemazione definitiva delle fontane con un progetto di arredo urbano che possa garantire di avere un luogo di incontro, l’implementazione di nuovi manufatti fissi che le rendano più accoglienti e davvero fruibili dalle persone. L’animazione delle piazze attraverso la realizzazione di importanti iniziative è stata un cavallo di battaglia della Pro Loco e delle altre associazioni che in questi anni si sono impegnate grazie al contributo dei volontari. Si lavorerà per mantenere  lo stesso livello di iniziative e per aumentare  le energie in campo con nuove forze giovani che possano trovare occasioni per stare insieme e riappropriarsi degli spazi pubblici. Lo sviluppo di piccole iniziative di comunità può servire a far confluire nel centro storico più persone che possano usufruire dei locali o dei negozi. Il mercatino dell’antiquariato va sostenuto e vanno aiutate le associazioni a ripensarlo per farne davvero un momento d'attrazione per la Città facendo rete con altri comuni per richiamare ambulanti con prodotti anche di alta qualità. Abbiamo sviluppato un dialogo costruttivo e uno scambio utile con gli operatori commerciali suzzaresi, con grande attenzione al commercio di prossimità del centro storico, poiché siamo conviti che i negozi di vicinato, così come i mercati ed i professionisti con attività, svolgano un ruolo determinante, non solo a livello economico, ma anche sociale e relazionale.  Questa  modalità di confronto va portata avanti e resa più strutturale. Alcune delle iniziative a carattere ricreativo che sono state realizzate hanno portato maggiore conoscenza dei negozi esistenti, anche fra un pubblico non suzzarese; il primo bando commercio ha permesso a vari negozi di rinnovare le attrezzature e le vetrine; la revisione dell'orario di servizio della polizia locale ha garantito maggiore sicurezza ai commercianti al momento della chiusura serale; gli importantissimi cantieri terminati, iniziati o in fase d'avvio nelle piazze hanno e dovranno generare maggior attrattività. Tuttavia, siamo consapevoli che occorre aumentare l'impegno per rigenerare il commercio del centro. Innanzitutto si prevedono la riedizione del bando commercio e lo studio di sgravi fiscali che puntino a favorire l’insediamento di nuove attività commerciali, dopo aver individuato le aree merceologiche scoperte. Ma anche le azioni descritte nei punti precedenti saranno utili per  la rete dei negozi di prossimità che potrà contare  su uno spazio riqualificato.

DOSSIER COMUNITA’ SICURA

Sono stati anni caratterizzati da diverse azioni in chiave di sicurezza.La nascita e crescita del controllo di vicinato ha permesso di creare una rete di persone che si prendono cura le une delle altre e comunicano tra loro per evitare specialmente furti e per segnalare situazioni sospette sul territorio.Il grande investimento in tecnologia con telecamere fisse e mobili per il controllo di aree sensibili, parchi e giardini, situazioni viabilistiche pericolose, edifici pubblici e piazze, zone di sversamento rifiuti è servito sia ad aumentare la percezione di sicurezza in molti luoghi, sia a ridurre comportamenti scorretti come il vandalismo verso il bene pubblico, a multare chi non rispetta l'ambiente o il bene altrui, a ridurre i furti di biciclette.I varchi agli ingressi della città e della zona industriale con a bordo strumenti di monitoraggio intelligente come la lettura targhe forniscono costantemente informazioni utili per statistiche e indagini delle forze dell'ordine e della polizia locale.Anche il ritorno della dipendenza della nostra caserma dalla compagnia di Viadana a quella di Gonzaga è stato determinante per garantire un maggiore controllo e tempestività di azione rispetto fenomeni criminosi verso le persone e le cose.Occorre continuare ad investire sulla rete di videosorveglianza per coprire sempre più  aree (frazioni comprese) completando anche il sistema di varchi di modo da realizzare un controllo sistematico di tutti gli ingressi ed uscite da Suzzara.La ristrutturazione della caserma dei Carabinieri si rende  assolutamente  necessaria  per potenziare il servizio, garantire condizioni di lavoro migliori e tecnologicamente adeguate con i tempi, cercando di sviluppare un progetto che possa eventualmente contemplare anche un ampliamento. Il controllo di vicinato va supportato sia rispetto l'adeguamento alle novità normative  che  si stanno sviluppando sia per continuare a crescere in modo ordinato e coordinato. Nei vincoli alle spese di personale e rispetto le necessità dell'ente nel suo complesso, prevedere   un aumento del numero di agenti di polizia locale è importante per poter far fronte alle tante e diverse richieste che ogni giorno pervengono. I nuovi strumenti tecnologici a disposizione dei singoli agenti, la realizzazione di una centrale operativa, le situazioni nuove da affrontare ogni giorno richiedono anche maggiori specializzazioni e corsi di formazione mirati. Andrà avviata una collaborazione con ATS e con i Comuni del distretto per realizzare uno studio sul tema del gioco d'azzardo, per fare una ricognizione aggiornata e complessiva delle sale slot, per verificarne il rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili e avviare un percorso di uniformazione degli orari su tutti i 6 Comuni. 

SI MUOVE IMPRESE E DINAMISMO

Suzzara è una città che ha nel suo comparto industriale uno dei punti di forza e maggiormente caratterizzanti. Una città che è stata in grado di autodeterminarsi grazie alla sua intraprendenza, alla sua borghesia illuminata ed aristocrazia operaia, grazie all'impegno quotidiano, alla costanza, all'amore per le cose ben fatte e perché no, anche alla fortuna che, come si dice, aiuta gli audaci.La Consulta economica d'area rappresenta il luogo ideale per immaginare con i diversi attori (scuole, sindacati, imprese, banche, enti locali, ecc..) che ruotano intorno al mondo del lavoro, le prospettive del territorio, le sue necessità, i collegamenti che possono crearsi tra questi operatori diversi, le possibili facilitazioni implementabili per garantire uno sviluppo economico ordinato e sostenibile della nostra area. È necessario supportare il lavoro della Consulta e sostenerne  il  ruolo. Occorre rispondere con tempi chiari e certi a chi vuole intraprendere, favorire l'insediamento di nuove attività o ampliamenti in aree già industriali non edificate o che  riutilizzino capannoni esistenti. La realizzazione di un importante scalo ferroviario, oltre che agli indubbi benefici ambientali più complessivi, aprirà nuove possibilità al distretto modificando in termini logistici le opportunità  per le altre aziende qui situate. Sappiamo bene quanto la logistica dei distretti sia oggi un fattore fondamentale di competitività. La forte volontà dimostrata da più enti rispetto l'elettrificazione della Suzzara/Ferrara (importante per il trasporto merci) su cui graviterà il polo di interscambio, così come la elettrificazione della Suzzara-Parma, potrebbero comportare un ulteriore salto di qualità tecnologico, competitivo ed ambientale per il nostro comune e non solo. Supportare lo sviluppo significa anche migliorare le infrastrutture esistenti (in primis la qualità delle strade), i percorsi casa lavoro (pensiamo ad una mobilità sostenibile), i servizi per i lavoratori e per le imprese (velocità negli spostamenti di mezzi ed informazioni). Valutare la possibilità di costruire un’offerta didattica maggiormente rispondente alle esigenze del tessuto produttivo locale, senza dimenticare la contestuale crescita umana e culturale dei ragazzi, è un’ulteriore linea di azione su cui si sta già lavorando e che occorrerà studiare fino in fondo. 

 

RETI

Le reti sono la linfa vitale del territorio, fondamentali per portare servizi, connessioni, rendere la città vivibile ed a misura d'uomo, consentire alle imprese di competere (si pensi ad industria 4.0 e al tema della sostenibilità anche in ambito produttivo). Per questo molto si è fatto, anche in quelle zone di Suzzara che necessitavano da tempo di interventi come l'acquedotto di Sailetto o l'estensione della fognatura a San Prospero. Pensiamo poi alla rete di pubblica illuminazione completamente riqualificata e di ultima generazione, efficiente ed intelligente con tecnologia a LED in grado anche di migliorare, potenziare ed ottimizzare i flussi luminosi in tante zone della città.

Occorre allora proseguire ed ultimare le reti fognarie del capoluogo, procedere con l'estensione della rete di illuminazione in zone sprovviste cittadine ed extraurbane. oo

Occorre perseverare nella dotazione dei servizi di urbanizzazione su tutta la città. ooo

Occorre cercare di portare la connessione veloce anche nelle zone extraurbane rimaste scoperte dopo che Suzzara ha assistito ad un grande piano di investimenti ed infrastrutturazione con fibra ottica su gran parte del territorio comunale a partire dal 2015. ooo

PIANO MOBILITA’

L'elaborazione di un nuovo Piano urbano del traffico permetterà la formulazione di proposte di intervento viabilistico adeguate ai cambiamenti avvenuti negli ultimi 15/20 anni con la finalità di agevolare la mobilità sostenibile, l'uso della bicicletta, la predisposizione di percorsi casa-scuola e casa lavoro protetti.

Occorrerà finanziare uno studio specifico che, oltre a prevedere il completamento dei percorsi ciclabili su tratti urbani, si occupi di comprendere come collegare le frazioni ed il parco di San Colombano al capoluogo, stimando i costi reali che potranno, poi, essere messi a bilancio negli anni a venire a seconda delle possibilità reali dell'ente. Lo strumento risulterà particolarmente utile, inoltre, alla candidatura a bandi che finanziano questo tipo di interventi sempre più necessari. o

Particolare attenzione andrà posta al completamento della messa in sicurezza della quadra

viabilistica esterna, ovvero al sistema di tangenziali che permettono di muoversi intorno al capoluogo: la Cisa, la SP50, la SP49 e via Lenin. La realizzazione della rotonda di via Allende risulta essere un'opera di primaria importanza per mettere  in sicurezza quella via di  accesso ed uscita  alla Città, usata in modo molto intenso dai lavoratori. Occorrerà poi individuare l'intervento più idoneo rispetto l'incrocio di via Lenin con via Gina Bianchi ad oggi regolato dal semaforo in funzione delle disponibilità e delle necessità dell'attuale impianto esistente. oooo

La realizzazione del progetto VenTo (ovvero la ciclabile da Torino a Venezia) che coinvolgerà il nostro argine maestro a Po sarà occasione per valorizzare appieno il grande patrimonio del Parco di San Colombano e trovare gli strumenti economico/finanziari per concretizzare il progetto di  una pista ciclabile Suzzara/Riva sul percorso individuato all'interno del lavoro di una specifica tesi di laurea. oooo

Riqualificare, in funzione delle risorse disponibili, ed ove possibile adeguare con percorsi sia per pedoni che per ciclisti, marciapiedi datati come per esempio quelli collocati in via Biolcheria, via Rismondo, via Roncobonoldo, via General Cantore, via Caretta. ooo

Un intervento in apparenza piccolo come impegno, ma di grande rilevanza per rendere la città nella sua interezza più fruibile è la revisione della segnaletica verticale in particolare per l'indicazione di servizi e punti d'interesse. o

Si rende ancora necessario perseverare nelle relazioni con RFI (rete ferroviaria italiana) per dotare la stazione di Suzzara di un parcheggio organizzato, più volte richiesto dai pendolari. Un parcheggio realizzato nell'area accanto alla stazione consentirebbe la razionalizzazione del transito di auto nel piazzale antistante. ooo

Saranno da proseguire il monitoraggio dello stato delle strade e la manutenzione o l'asfaltatura in base al degrado in modo costante e graduale. o

Promuovere una cultura della mobilità sostenibile e dell'uso della bicicletta sia  attraverso l'esempio (parco auto comunale sempre più elettrico, ibrido o a metano), il trasporto scolastico mediante autobus sempre meno inquinanti, l'organizzazione del festival della bicicletta. La rivoluzione tecnologica che investirà il mondo dell'automobile e della trazione su strada nei prossimi anni è stata annunciata e le case costruttrici si stanno adeguando. Grande sarà la convinzione e l'entusiasmo con cui cercheremo di essere protagonisti e promotori di questa trasformazione epocale. ooo

Suzzara – Pegognaga SP49. L'apertura della strada di collegamento Pegognaga-Suzzara-Brescello (la cosiddetta variante Cisa) ha comportato vantaggi in termini di possibilità di spostamento più veloce ed in sicurezza rispetto l'uso dell'ex statale Cisa. Tuttavia, il mancato adeguamento del  tratto che insiste sulla provincia di Mantova (la SP49 da Pegognaga a Suzzara) e l'uso di questo nuovo importante asse da parte di ingenti quantità di mezzi pesanti per spostarsi su una strada senza pedaggio dalla Autobrennero alla A1 e viceversa, hanno comportato  notevoli  problematiche alla sede stradale stessa ed alle aree abitate a ridosso della variante Cisa. Si rendono, quindi, necessari investimenti ingenti, non certo sopportabili dai due  piccoli  Comuni che insistono su questo asse, per realizzare come avvenuto nella parte nuova emiliana sottofondi adeguati alla portata quantitativa e qualitativa del traffico attuale, per allargare la sede  stradale, per mettere in sicurezza tutti gli incroci, per abbattere il rumore quando abitazioni o servizi pubblici come l'ospedale sono molto a ridosso del flusso veicolare, per trovare sistemi di mitigazione rispetto questo traffico di attraversamento non autoctono legato alla mancata

realizzazione del TriBre (la Brennero Tirreno) e della Cispadana appena al di là del confine (la Reggiolo-Ferrara mare). Sarà importante insistere con enti di ordine superiore al Comune come Provincia (proprietaria della strada) e Regione affinché si trovino le risorse sia per meglio riqualificare tale asse avente valenza sovralocale, sia per realizzare quelle opere indispensabili  alla messa in sicurezza dello stesso. Dal punto di vista istituzionale sarà, poi, importante supportare la Regione Emilia Romagna affinché sia possibile arrivare alla concretizzazione del progetto Cispadana e rimarcare il tema anche ad Autostrade del Brennero che gravita, di fatto, su quest'area.